GROSSETO – La seconda volta. Dopo la tornata elettorale del 2011 Massimo Felicioni ci riprova e si candida nuovamente a sindaco con la lista civica “Grosseto oggi per domani”. Oggi, nella sala consiliare, la presentazione ufficiale ma anche un accenno agli altri comuni al voto: Castiglione e Scansano in primis.
«Siamo qui – ha affermato Felicioni – perché abbiamo avuto difficoltà a riconoscerci nei due schieramenti principali che si sono candidati alle elezioni 2016. Questa è la mia città, ci sono nato e vissuto. Quello che vedo è una città che si sta affievolendo come una candela. Che sta morendo perché è morta la sua economia, la possibilità di sviluppo, l’occasione di poterci lavorare. Essere architetto a Grosseto e una grande frustrazione mentre nel resto del mondo non è così».
«Noi siamo gente libera, che vuole spendersi per questa città portando i fatti. Ci siano stancati di delegare – continua Felicioni – . Io sono una persona libera, per questo la mia presenza infastidisce. Abbiamo lavorato per la realizzazione del ponte sull’Ombrone, vogliamo lavorare per il sociale, perché ci sono tante associazioni, come “Tutto possibile onlus” che hanno diritto di veder realizzati i proprio progetti e non solo la “Fondazione Il Sole”, anche se non hanno una appartenenza politica, come il progetto di un centro Marino di riabilitazione a Marina di Grosseto, cosa che creerebbe anche economia».
«Questa città – afferma deciso Felicioni – è povera perché ci sono lobby di potere di cui bisogna liberarsi». Felicioni parla della questione Peep Pizzetti «poi anche i 5 Stelle lo hanno cavalcato» ma anche del Gazebo di Pappagone. Poi si rivolge a due degli altri candidati sindaco presenti in sala, Stefano Carotta e Carlo Vivarelli «La gente è stanca e forse neppure vuole andare a votare, noi dobbiamo essere di stimolo parlando di cose concrete». In sala anche esponenti di altri partiti e movimenti come Giancarlo Bastianini, Pd e Amedeo Gabbrielli di Fare Grosseto.
Per le elezioni di Scansano continua «Saremo presenti. Ho dato mandato a Benedetto Grechi di ragionarci su» mentre su Castiglione precisa «è un forziere che non viene neppure cercato». «La nostra classe dirigente non è preparata, non studia e non sa le cose. Io non voglio essere tuttologo, per questo ho una squadra e ciascun parlerà per le sue competenze.»
«Abbiamo fatto la nostra battaglia per l’Imu agricola, con i cittadini. Non c’è l’ha fatta Antonfrancesco». Prosegue il candidato sindaco. E sul tema sicurezza «ne parlavamo già nel 2012, e siamo stati sbeffeggiati in consiglio. Oggi tutti ci si sciacquano la bocca. Noi la sicurezza la combattiamo con cultura dialogo. Il controllo del territorio si fa anche togliendo le auto ai vigili urbani e facendoli andare a piedi in giro per la città, a vivere la città, a conoscerla».
A sostegno di Felicioni la Cepi (Confederazione europea delle piccole imprese), associazione sindacale e professionale autonoma che difende gli interessi delle aziende con meno di dieci dipendenti, e Fiam (Federazione arti e mestieri) e Unaat (Unione nazionale ambiente e agriturismo), rappresentate nel comune di Grosseto dalla nuova associazione Grosseto Pmi.