GROSSETO – Una lista di stranieri e non toscani che consenta di espellere dal territorio chi non è di Grosseto ed è pregiudicato. Utilizzo delle forze armate contro la criminalità, istituzione di una consulta della legalità. Sono solo alcuni dei progetti che il candidato sindaco di Toscana Stato Carlo Vivarelli presenterà il 2 aprile, alle 17, a Grosseto presso il caffè dei Lavatoi.
Vivarelli presenterà il suo piano per la sicurezza e la legalità per il comune di Grosseto. Proposte che verranno inviate come proposta all’amministrazione comunale di Grosseto. «I punti salienti del piano – afferma Vivarelli – sono: l’espulsione immediata dei pregiudicati non toscani e delle loro famiglie, l’istituzione di una Consulta della Legalità all’interno della’Amministrazione Comunale di Grosseto, all’interno della quale monitorare i fenomeni criminali (la Commissione Affari Istituzionali della Regione Toscana ha dichiarato nel 2014 che le mafie permanentemente stabilitesi ed operanti in Toscana sono 35!) e tenere una lista degli stranieri e dei non toscani affinché si possa espellere chi è pregiudicato, chi non possa dimostrare come si sostenga nel nostro territorio e con quali capitali riesca ad aprire attività commerciali ed imprenditoriali»
«La Convocazione del Tavolo Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza per consentire l’utilizzo delle forze armate a supporto delle forze dell’ordine stanziate all’interno del Comune di Grosseto nel controllo capillare del territorio, con l’obiettivo di stroncare i traffici criminali e cancellare definitivamente il fenomeno del caporalato, e lo sblocco della questione riguardante la nascita di organizzazioni di persone della Toscana residenti nel Comune di Grosseto che abbiano lo scopo di controllare il territorio – prosegue Vivarelli -, visto che esiste una Legge dello Stato, vergognosamente non applicata da parte della maggioranza dei Comuni. La sicurezza e la legalità sono un diritto ed un dovere che fanno capo sia ad ogni singolo essere umano che ad ogni collettività umana. La città di Grosseto e le sue campagne sono invece preda di organizzazioni criminali che la stanno velocemente degradando ad un gigantesco territorio di mafia, spaccio di droga, prostituzione; organizzazioni criminali spesso straniere, i cui componenti non hanno a mio avviso nessun diritto legale né di entrare nel nostro territorio maremmano, né men che mai di rimanere nel territorio europeo dopo aver commesso reati. Queste organizzazioni, grazie anche ad un’immigrazione selvaggia e illegale terrorizzano gli abitanti autoctoni».