GROSSETO – “Stop agli sprechi, i grossetani non devono essere sommersi di tasse per servizi carenti”. Ecco perché il Movimento 5 stelle si impegna a mettere in piedi “una seria opera di sburocratizzazione della cosa pubblica. Il contrario di quanto fatto sino a oggi dai partiti. Esercenti, artigiani, agricoltori e famiglie – sottolinea il candidato a sindaco, Giacomo Gori – sono sempre più costretti a districarsi in un ambiente che nulla ha di veloce, semplice e funzionale. Un labirinto che assorbe energie preziose altrimenti riversabili nel lavoro quotidiano, nel vivere in famiglia, nella cura di se stessi”.
“Nei primi cento giorni di governo cittadino il M5s predisporrà tutto quel che sarà necessario a sveltire pratiche, rendere agevole il lavoro degli uffici pubblici e riordinare l’assetto della macchina amministrativa – prosegue -. Ma non è finta qui. Sì, perché il Movimento intende portare avanti, in parallelo, anche un’altra importante rivoluzione: quella della trasparenza. A cominciare da tutto quel che riguarda i bilanci del municipio e delle società a partecipazione pubblica. Ogni dato (oggi in buona parte già consultabile) sarà reso ancora più leggibile e alla portata di ogni cittadino”.
“Ma, soprattutto, – spiega Gori – ci faremo carico di mettere in piedi una task force per spulciare i bandi, le assegnazioni di lavori, di progetti, di consulenze. Taglieremo ogni cosa inutile. Ogni eccesso. Ogni spesa di troppo. I quattrini che arrivano nelle casse del Comune dalle tasche dei grossetani devono essere spesi con giudizio e criterio. Amministrare il denaro degli altri è quanto di più delicato possa esistere e non è tollerabile il minimo spreco”. La parola d’ordine è semplificare.
“Ogni cittadino – conclude Gori – deve poter accedere a tutte le informazioni che riguardano i propri soldi, così come deve essere messo nelle condizioni di non dover perdere giornate intere avvolto dal fastidioso labirinto della burocrazia. Cose difficili, queste, da capire per chi ha sempre vissuto di sola politica e promesse vuote o per chi è andato avanti forte di una posizione di privilegio”.