SORANO – Toni accesi all’ultimo Consiglio Comunale di Sorano dove il gruppo consiliare del M5S ha presentato una serie di interrogazioni dedicate ad alcune problematiche delle frazioni, passando per temi che riguardano il sociale e i rifiuti.
«Purtroppo – sottolineano i consiglieri del Movimento 5 stelle – gli impegni presi dal sindaco e la giunta sulla base delle nostre richieste non ci appaiono soddisfacenti e nemmeno risolutive. Su Sovana per esempio, fra i borghi più belli d’Italia, spesso preda di parcheggi selvaggi come ci segnalano alcuni cittadini, è stata applicata la zona a traffico limitato sperimentale dal periodo pasquale al 1 maggio, ancora manca un’idea chiara e definitiva su come si voglia gestire la problematica che sicuramente impatta con la fruizione del suo patrimonio storico artistico e culturale».
«Vaghe ancora una volta le risposte sulla Piazza di Castell’Ottieri, interessata già da una precedente interrogazione del gruppo per via dello stato di degrado e di pericolo in cui versa, nonostante i soldi stanziati nel 2014 l’amministrazione non riesce a pianificarne la progettazione dei lavori e la relativa tempistica – aggiungono -. Per garantire un minimo di vivibilità del centro storico è stato allora richiesto, ancora una volta, un intervento sui punti pericolosi della pavimentazione, minima consolazione per gli abitanti, verrà effettuato o si dovranno fare altre sollecitazioni? Una totale chiusura da parte del sindaco il gruppo invece l’ha ricevuta di fronte alla richiesta di affrontare l’ingiusta questione che coinvolge alcune famiglie di Sorano, che avendo iscritto i loro figli alla scuola di Pitigliano, si vedono costrette ad accompagnarli a prendere lo scuolabus alla ‘frontiera’. Un’ordinanza infatti impedisce allo scuolabus di entrare nel territorio di Sorano, perché l’amministrazione si è rifiutata di stipulare una convenzione con Pitigliano, causando diversi disagi».
«La mancanza assoluta di dialogo in merito alla questione, la non volontà di spiegare le situazioni pregresse che possono aver portato alla decisione, ha lasciato il gruppo d’opposizione sconcertato. Un metodo punitivo adottato per non perdere iscritti alla scuola di Sorano; la nostra domanda era cosa si pensa di fare in futuro, risposta: nessuna – precisano -. Dentro l’unione dei comuni la frontiera rimane. Rinviate al prossimo consiglio le due mozione dedicate al supporto agli anziani e alla fusione. Passata infine la mozione dedicata all’inceneritore di Scarlino, una mozione che impegna l’amministrazione comunale a chiedere ad Ato su quale studio è stato fondato il giudizio di interesse verso una possibile cogestione dell’inceneritore di Scarlino e a farsi promotrice, nei confronti dei sindaci dei comuni limitrofi di una lettera congiunta da inoltrare ad Ato nella quale motivare i rischi e contrarietà al ruolo di gestione dell’impianto di incenerimento».
«Con questa mozione – spiegano i consiglieri – vogliamo porre all’attenzione della cittadinanza e delle istituzioni una possibile nuova scelta sciagurata nel sistema di gestione dei rifiuti coordinato dall’Ato Toscana Sud, memori di quanto avvenuto con la così detta Convenzione “Lamioni Unieco” che ci ha inchiodato ad un contratto con la società Futura gestore dell’impianto delle Strillaie fino al 2033 per conferire ogni anno oltre 91.000 tonnellate di spazzatura e consapevoli che, oltre ai rischi ambientali e alla dimostrata inefficienza dell’inceneritore, corriamo il rischio che gli oltre 60 milioni di euro di debito della società Scarlino Energia srl, vengano, a seguito di una possibile partecipazione pubblica, ribaltati in tariffa a danno dei cittadini delle province comprese nell’Ato Toscana Sud».