GROSSETO – Prime schermaglie di campagna elettorale. Punzecchiature tra candidati che vedono al centro delle polemiche in questo momento Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Dopo le critiche arrivate da Valentina Culicchi, membro della segreteria regionale del Pd e responsabile agricoltura, oggi arrivano quelle del Movimento 5 Stelle e del candidato a sindaco Giacomo Gori.
«Il Movimento 5 stelle ha inviato già da diversi giorni una missiva a tutte le associazioni di categoria per richiedere un incontro con i rispettivi associati. Il tutto al fine d’individuare i punti del programma di governo per il Comune».
«Un percorso denominato “La parola a…”. Nel caso di Confagricoltura, non lo nascondiamo, ci siamo trovati in imbarazzo: come può un candidato a sindaco ricoprire un ruolo come quello di presidente di Confagricoltura senza ritenere opportune le dimissioni? Lo statuto, fanno notare dall’associazione, lo consente e Vivarelli Colonna lascerà la poltrona solo se eletto sindaco. Solo se, insomma, potrà sedersi su quella di primo cittadino. Ancora una volta, facciamo notare, la partitica dà il peggio di sé: ricerca i cavilli normativi senza comprendere – o facendo finta di non comprendere – che esistono obblighi che vanno ben oltre le norme e gli statuti. Una volta c’era chi richiamava alla questione morale. E c’era anche chi, pure a destra, non avrebbe mai permesso certi atteggiamenti».
«Ma si sa, i tempi passano. Ecco dunque che però, come M5s, ci sentiamo di esternare tutto il nostro sconcerto per il modus operandi del presidente Vivarelli Colonna. Vorremmo incontrare pubblicamente il presidente assieme ai suoi associati. Una serata per definire il nostro programma elettorale. Vorremmo sapere dal presidente di Confagricoltura quali sono le criticità del settore, i possibili interventi, le soluzioni ai problemi che affliggono il mondo agricolo. Vorremmo, insomma, dialogare con il presidente di contenuti. Peccato che il presidente sia anche nostro competitor. Scriverà parte del nostro programma?»