FIRENZEĀ ā āPaesaggi, borghi, insediamenti umani dove lāopera dellāuomo sembra completare il lavoro della natura, spaccati di originalitĆ e fascino assoluto: questo il territorio ricco di bellezze tra Siena e Grosseto che il libro di Armando Costantini ci riporta allāattenzioneā. Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani ha voluto aprire con queste parole la presentazione, questo pomeriggio a palazzo Panciatichi, di āGeotopi di importanza regionale nelle province di Siena e Grossetoā, volume a cura di Armando Costantini (Pacini editore). āQuesto libro di geologia ci ripropone, con competenza tecnica e scientifica, sotto lāaspetto dellāassetto geologico, il territorio di Siena e Grosseto tra quelli di maggiore fascino e richiamo a livello mondialeā.
Il lavoro presentato oggi rientra in un progetto nato dalla Regione Toscana per descrivere ed illustrare i geotopi ā parti del paesaggio con caratteri e struttura relativamente uniformi ā del territorio toscano e sensibilizzarne le istituzioni, il mondo scientifico e lāopinione pubblica sullāimportanza della tutela degli habitat a rischio di estinzione. Il volume racchiude tre anni di studi a cura del dipartimento di Scienze Fisiche della Terra e dellāAmbiente dellāUniversitĆ degli studi di Siena e costituisce un elemento fondamentale per diffondere la conoscenza in materia di geodiversitĆ .
Il consigliere Leonardo Marras, giĆ presidente della Provincia di Grosseto, si ĆØ soffermato sul āparco delle colline metallifere, che a noi piace chiamare geoparco toscanoā. Molto si ĆØ puntato nel recente passato, ha spiegato Marras, āsulla capacitĆ di questi territori di rivivere, di essere valorizzati, prima di tutto tutelati. Con forse minore attenzione rivolta alla ragione per cui questi insediamenti si sono susseguiti: lāorigine di questa storia economica sta nei giacimenti che sono presenti. Questa discussione profonda oggi avrebbe bisogno di essere rinvigorita e rinnovataā. CāĆØ stato un momento in cui, ha proseguito Marras, āquesta storia ha compiuto un salto, alzando la sua prospettiva: quando i valori naturali sono stati messi in particolare evidenza, anche attraverso il censimento dei geotopi inserito nel piano di coordinamento della Provincia. I geotopi costituiscono la ragione dellāinsediamento e della struttura sociale che nel tempo si ĆØ evoluta. Sulla base di questo, il contributo dato al dossier che ha portato al riconoscimento dellāUnesco, ĆØ stato determinanteā.
āLa presentazione di oggi dimostra come alla fine la ricerca, una attenzione del pianificatore pubblico, la grande fiducia e il convincimento di una generazione politica che su questo ha investito davvero tanto hanno prodotto e realizzato idee, fino ad ottenere un riconoscimento internazionale. Ora ā ha concluso Marras ā, continuare ad investire su conoscenze, impegni per la tutela e trasformarli in elementi di valorizzazione ĆØ il compito che aspetta tutti noiā.
Alla presentazione sono intervenuti, con lāautore, anche Fabrizio Nepi, presidente della provincia di Siena, la presidente del Parco Colline Metallifere, Lidia Bai, e Beatrice Cambi, responsabile di Pacini editore. Era presente anche il consigliere regionaleSimone Bezzini, giĆ presidente della provincia di Siena. (s.bar)Ā