TALAMONE – «A.A.A porto di Talamone cercasi, visto che quello del progetto elettorale presentato in fretta e furia, ieri mattina a Talamone, dal sindaco Paffetti e dal suo assessore Martellini, sembra il più classico dei progetti fantasma.» A commentare la presentazione della nuova bozza di progetto avvenuta ieri mattina nel porticciolo garibaldino, è Roberto Berardi, uno dei membri di Patto per il Futuro che si è presentato alla riunione esplicativa proprio per capire quali fossero le novità: « La presentazione del progetto avvenuta all’improvviso, ieri mattina, è stata una vera delusione per gran parte degli operatori portuali e dei cittadini di Talamone – spiega lui – senza contare che in molti non sapevano nemmeno che fosse stata programmata».
«Poi, la maggior parte degli intervenuti hanno sollevato questioni, anche perché non si è davvero capito di che cosa stiamo parlando. Un progetto in cui si prevedono posti per barche da 28 metri e poi, a quanto pare, non si prevede il fondo sufficiente per ospitarle. Inoltre si parla di 600 posti barca ma non si capisce dove siano i servizi per le stesse imbarcazioni, anzi pare che gli stessi diminuiscano rispetta alla situazione attuale. Senza contare che non ci sono previsioni per i servizi commerciali e per la pesca, come si è facilmente compreso dall’imbarazzo della incolpevole architetto Vittoria Bieco alla quale evidentemente non erano stati fornite le giuste indicazioni. Dunque un palese fiasco, inscenato solo per interessi elettorali, fatto dalla amministrazione Paffetti che non ha capito che Talamone va rilanciato e non emarginato. Creare un nuovo porto a Talamone significa far nascere una struttura attiva tutto l’anno, che faccia da traino all’economia per tutto il territorio circostante – conclude Berardi – perché uno degli obiettivi principali è e rimane la creazione di nuove opportunità e di nuovi posti di lavoro, senza i quali il territorio orbetellano muore.»