GROSSETO – Paolo Borghi si prende ancora la scena e presenta il primo conto del dopo primarie. «Il nostro risultato è stato straordinario e vogliamo farlo pesare nelle scelte per la città di Grosseto». Il tono è di quelli da annuncio importante e infatti il vicesindaco mette subito in chiaro quello che sarà il suo obiettivo per il prossimo futuro.
«Il mio gruppo è il primo della coalizione e con tutta la forza del nostro 45% (oltre 2900 voti ottenuti nelle urne delle primarie) chiedo il rinnovamento a cominciare dalla futura giunta e dalle nomine nelle partecipate».
Borghi insomma punta a fare “pulizia” anche degli avversari di queste primarie visto che la maggior parte degli assessori si erano schierati dalla parte di Mascagni. «Io ho fatto un passo indietro, ho fatto come i gamberi, e chiedo che il rinnovamento sia totale. Tutti gli accordi pre elettorali adesso non valgono più compreso quello per nominare vicesindaco Francesco Giorgi».
Per il futuro Borghi parla anche di programma (sicurezza e lavoro su tutto), ma è sul piano degli assetti che dice le vere novità del giorno. «Chi ha vinto esprime il sindaco, noi vogliamo esprimere il vicesindaco e altri ruoli».
Nell’incontro con i giornalisti, al suo fianco ci sono Patrizia Siveri (membro dell’organo di garanzia del Pd) e Leonardo Culicchi, responsabile Gente di Grosseto. «Qualcuno (il riferimento è al segretario del Pd Saimo Biliotti, ndr) – dice la Siveri – sta facendo qualche fuga in avanti e parla già di nuovi alleati in coalizione e di una “lista del sindaco”. Troppo presto. Dobbiamo prima confrontarci nel partito. E in questo il ruolo dell’assemblea comunale sarà centrale. Mascagni è sì del “Pd”, ma credo che debba contare anche la componente che viene dagli ex Ds». Stop anche alle candidature di chi ricopre ruoli nelle partecipate, ma sopratutto «basta con la logica del valzer delle poltrone e della spartizione di posti».
Per quanto riguarda poi il proseguo dell’impegno nell’attuale giunta Borghi ha chiarito: «se servo e sono utile rimango a disposizione, altrimenti sono pronto anche a dimettermi».
Infine Borghi lascia la porta aperta anche al suo possibile ruolo di coordinatore delle liste civiche: «Ci sto pensando e la sto valutando tutto».