GROSSETO – Fu l’ultima carica vittoriosa della cavalleria italiana. Era il 24 agosto del 1942, quando, sul Don, poco distante da Isbuschenskij 600 uomini del reggimento “Savoia Cavalleria” ebbero la meglio su oltre 2 mila russi.
Un’impresa eroica, di cui si credeva non ci fossero immagini, se non alcune riprese posticce realizzate dall’istituto Luce il giorno dopo, per far sapere agli italiani a casa cosa fosse successo.
Questo sino a poco tempo fa. E invece non è così. In realtà una foto c’è, come ha riportato nei giorni scorsi “La Stampa”. Un soldato all’epoca giovanissimo, Carlo Comello, scattò una immagine che per decenni ha tenuto per sé, assieme a tante altre.
Comello, 96 anni, guidava un autocarro militare e si era messo nei pressi di un boschetto con la sua macchina fotografica. «Vedevo passare a intervalli gli squadroni lanciati al galoppo contro le postazioni dei russi – ricorda -. Scavalcarono le loro trincee e arrivarono fino al Don, per fare poi dietrofront e colpirli alle spalle. Dopo circa sei ore di violenta carneficina il Savoia Cavalleria concludeva la sua ultima carica».
I russi, che erano oltre tre volte i soldati italiani, persero 300 uomini, gli uomini del Savoia 33. Una carica eroica e disperata, che ancora oggi viene ricordata dal Savoia Cavalleria.