GROSSETO – “Grosseto ha da tempo una dimensione e una proiezione europea senza esserne forse del tutto consapevole. Tale dimensione è stata determinata in modo decisivo da una presenza significativa ed autorevole di Forze Armate”. Afferma il candidato alle primarie del Pd Loprenzo Mascagni. “Possiamo dire che ciascuna di queste presenze – dal IV Stormo al Cemivet, dal Savoia alle altre componenti dell’Esercito – ha portato nella nostra città uno know how che è diventato un patrimonio di conoscenze, competenze, specialità di cui possiamo sinceramente vantarci”.
“Sullo scenario internazionale i “nostri” militari si sono distinti più e più volte e le basi di stanza a Grosseto costituiscono un insieme di risorse e professionalità, che interagiscono con la città in maniera del tutto naturale – prosegue Mascagni -. Possiamo dire che senza la presenza dei militari Grosseto sarebbe più povera, perché è cresciuta anche attraverso l’accoglienza di questi professionisti. Dobbiamo per questo avere massimo rispetto delle prerogative e delle funzioni che ciascuna realtà militare persegue giornalmente, che nella loro specificità creano un sistema pubblico importante anche sul piano occupazionale”.
“Di fronte a chi vorrebbe usare strumentalmente l’Esercito lungo le nostre strade mi viene da dire: lasciamo che le Forze Armate adempiano con onore alle funzioni che sono loro proprie e lasciamo al contempo che carabinieri e forze di polizia svolgano i compiti più propriamente legati alla sicurezza dei cittadini, alla repressione della criminalità (piccola o grande) e a quell’azione di prossimità per la quale sono conosciuti. Se sarò sindaco – sottolinea Mascagni – eserciterò tutti i poteri che avrò per garantire che le forze dell’ordine siano messe nelle condizioni di avere mezzi e uomini necessari per un presidio più efficace del territorio”.
“Non cederò però alla logica di chi intende militarizzare Grosseto snaturando il senso stesso dei compiti che hanno proiettato anche di recente la nostra città sugli scenari internazionali grazie al fatto che, oggi più di ieri, le Forze armate presenti sul territorio assolvono a compiti di altissimo profilo, interpretando al meglio quella visione moderna di difesa che è prima di tutto aiuto nei territori dove le popolazioni sono stremate da guerre civili, contributo alle missioni di pace internazionale e di difesa cooperativa nei quali i militari italiani, per la loro storia e la sensibilità tipica del nostro popolo, si sono sempre positivamente distinti. Una democrazia e una città libera, sicura e inclusiva funziona se ciascuno esercita al meglio i compiti che gli spettano.”