GAVORRANO – Si è tenuto a Gavorrano il convegno“Apicoltura Toscana 2016” che ha riunito, presso una delle porte del Parco Nazionale delle Colline Metellifere, oltre mille addetti al settore.
Il convegno organizzato da Arpat (associazione regionale produttori apistici toscani) è stato aperto dal presidente di arpat, Duccio Pradella, che ha dato il suo benvenuto ai quasi 100 convenuti da tutta la Regione, e ha salutato le autorità. Gli argomenti principali del convegno sono stati:
• l’introduzione dell’anagrafe apistica regionale con l’obbligo della dichiarazione di consistenza e geolocalizzazione degli alveari;
• la salute delle api con particolare riferimento alla lotta alla Varroa, e ai nemici emergenti delle api, come l’Aethina tumidae e la Vespa velutina.
L’assessore Daniele Tonini ha sottolineato come l’amministrazione di Gavorrano voglia continuare nel suo percorso di sostegno alle «attività del mondo agricolo ed eno-gastronomico di qualità, intesi come alcuni tra gli asset principali su cui investire per proseguire nella operazione di caratterizzazione del nostro territorio con attività turistiche agricole ed enogastronomiche che siano attente alla sostenibilità e all’occupazione giovanile».
La direttrice del Parco, Alessandra Casini ha ricordato «le opportunità che il Parco Nazionale offre ai privati che investono nel suo territorio, per poter costruire con loro delle solide partnership in funzione del sostegno allo sviluppo sostenibile del territorio, partnership particolarmente attive nel territorio del Parco a partire dal 2014, anno di conseguimento della Carta Europea per il Turismo Sostenibile, di cui Fabrizio Santini, responsabile del monitoraggio, ha illustrato i principali elementi».
La giornata si è conclusa con un dibattito/incontro tra i principali produttori toscani di miele d’edera, una delle produzioni emergenti particolarmente adatta in questa fase di cambiamenti climatici.
Alberto Fatticcioni, vicepresidente arpat, ha infine ricordato come rimanere aggiornati sugli eventi che riguardano il mondo apistico visitando il sito www.arpat.info