GROSSETO – Una convocazione per il 15 marzo. E’ la novità intorno al caso Mabro, l’azienda grossetana che sta andando verso l’assegnazione dopo l’ultimo bando di cessione che ha raccolto tre offerte. Dopo alcune settimane di assoluto silenzio che dovevano proiettare verso l’annuncio ufficiale, evidentemente, ancora non si è arrivati al dunque. Erano in molti, lavoratori in primis, ad attendere la svolta decisiva per fine febbraio, ma a quanto pare i tempi non sono ancora maturi, al punto che il ministero ha convocato sia il commissario che le rappresentanze sindacali, assieme alle Rsu aziendali, per metà marzo.
Con molta probabilità nella capitale si farà di nuovo il punto sulla situazione in continua evoluzione, questa volta al cospetto anche dei sindacati e dei rappresentanti dei lavoratori, coperti da cassa integrazione fino al 20 di aprile. Premesso che un’assegnazione su un’azienda come la Mabro, la cui produzione è ferma da anni, non sia delle più semplici e che dopo tanti mesi di sofferenza i margini di errore siano ridotti, l’impressione è che la vicenda stia andando un po’ per le lunghe. Sullo sfondo però, potrebbero esserci alcune variabili, come una possibile offerta giunta fuori dal bando e di conseguenza tutta da verificare.