ORBETELLO – Secondo appuntamento del direttore generale della Usl Toscana sud est, Enrico Desideri, con gli amministratori grossetani. Questa mattina, all’ospedale di Orbetello, si è svolta l’Articolazione zonale delle Colline dell’Albegna (che comprende i comuni di Magliano in Toscana, Sorano, Pitigliano, Manciano, Capalbio, Monte Argentario, Isola del Giglio e Orbetello), presieduta dal sindaco di Orbetello, Monica Paffetti. Anche in questa occasione erano presenti i vertici della sanità locale. Una parte dei temi trattati erano già stati argomento dell’incontro di Desideri con gli amministratori di Pitigliano Sorano, Manciano e Orbetello, la scorsa settimana, in particolare quelli riferiti ai presidi ospedalieri.
Questa mattina sono stati presentati lo stato di salute della zona, i bisogni assistenziali, le criticità e i punti di forza, “affinché i sindaci possano dare il loro contributo per le linee strategiche future e gli investimenti necessari allo sviluppo dei servizi, per una vera programmazione partecipata”, ha spiegato Desideri. Per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera e gli assetti delle due strutture, Desideri ha ribadito che entrambe, per ragioni diverse, sono irrinunciabili e per ciascuna sono previsti precisi programmi e investimenti che ne valorizzino la vocazione e il ruolo.
Il Petruccioli di Pitigliano, quindi, come gli altri presidi periferici, sarà rafforzato e integrato con l’assistenza territoriale, secondo il modello delle reti cliniche integrate e della rete orizzontale tra ospedali. In particolare, sarà potenziata l’attività del Pronto soccorso con interventi strutturali, nuove apparecchiature diagnostiche e con un programma di formazione del personale sui protocolli per l’emergenza pediatrica. Sono, inoltre, previsti investimenti in strumenti elettromedicali per l’emergenza, il laboratorio, la radiologia, la gastroenterologia, la ginecologia. Sono in corso di verifica soluzioni per il personale, adottando specifiche procedure per la stabilizzazione, per incentivare i professionisti a scegliere Pitigliano come sede di lavoro.
Per l’ospedale di Orbetello, oltre alla formazione del personale del pronto soccorso per l’emergenza pediatrica, il programma proposto dal direttore generale ai sindaci prevede lo sviluppo della chirurgia, attraverso il “focus” su chirurgia ricostruttiva del seno, chirurgia ginecologica, chirurgia traumatologica, robotica del ginocchio. È già pronto anche un piano di investimenti per l’acquisto delle apparecchiature elettromedicali necessarie a dotare l’ospedale della strumentazione più moderna ed avanzata. Per la questione del personale, è stato confermato che saranno assunti gli specialisti per la completa copertura dell’organico, ferme restando le difficoltà a reperire medici sia per la scarsità di domanda che per i tempi di scorrimento delle graduatorie.
L’assistenza territoriale, punta sull’attività dei medici di famiglia all’interno delle tre Case della salute e attraverso le Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), per il governo delle liste di attesa e la presa in carico dei pazienti cronici. A questo proposito, a marzo, andrà a gara l’appalto per la realizzazione della Casa della salute ad Orbetello, nell’area adiacente all’ospedale.
L’Articolazione zonale è stata aperta dal presidente, il sindaco Paffetti, che ha ribadito l’importanza di questo incontro, per “ascoltare e dare un contributo sulle proposte e sui programmi – ha detto -. Come amministratori dobbiamo poter dire la nostra sul futuro assetto dei territorio, con lo sviluppo della riforma sanitaria regionale. Intendiamo monitorare e seguire l’attuazione dei programmi, come abbiamo fatto con i Patti territoriali, attraverso il confronto e l’interlocuzione con i vertici aziendali”.
Dai sindaci presenti è venuto il generale apprezzamento per i programmi presentati, ma con la richiesta unanime di concretizzare i progetti in tempi rapidi, su cui l’Articolazione farà costante azione di monitoraggio e confronto. Solo così potranno essere date risposte ai problemi di fragilità e di bisogni assistenziali che sono emersi dalla presentazione dello stato di salute. Infine, la preoccupazione su come verranno ridisegnate le zone socio-sanitarie dalla riforma regionale, anche in considerazione dei risultati raggiunti da quella delle Colline dell’Albegna.