GROSSETO – Sono precisamente 233 i film proiettati nel 2015 al Nuovo cinema di Manciano, con un totale di 4486 spettatori. Questi sono i numeri che contano, che certificano l’importanza di questo servizio per Manciano. Mentre nel resto della provincia, nei piccoli centri, i cinema monosala chiudono i battenti, a Manciano il cinema non è solo il luogo dedicato alla proiezione di film ma è inteso anche come spazio polivalente, aperto a chiunque abbia l’esigenza di organizzare iniziative culturali, come associazioni e scuole.
“Una delle capacità che deve avere una amministrazione pubblica, in un quadro complesso come quello attuale – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Manciano, Giulio Detti – è l’individuazione di nuove forme di gestione dei servizi, rendendoli sostenibili dal punto di vista economico. Il cinema è un elemento essenziale per Manciano, per la sua posizione nel centro del paese e per il ruolo che ricopre a livello culturale e sociale. Essere riusciti negli anni a mantenerlo in vita, migliorando costantemente il servizio è una grande scommessa vinta, sia sotto il profilo turistico e culturale, sia economico”. Sulla stessa linea si pone il sindaco Marco Galli il quale sottolinea l’importanza del cinema sul territorio: “Dare alla comunità l’opportunità di vivere esperienza culturali, in questo caso proiezioni cinematografiche e avere la possibilità in un piccolo centro come il nostro di sfruttare uno spazio adeguato per conferenze, meeting e seminari, significa aprirsi al mondo.
I numeri parlano da soli. Avere più di 4mila persone che nel 2015 hanno usufruito del cinema significa che la macchina dell’amministrazione comunale c’è e funziona bene”. Soddisfazione per questo primo anno di lavoro la esprime anche la cooperativa L’Ape Regina: “Siamo felici di aver raggiunto questi numeri nel 2015 e per il 2016, che è cominciato molto bene con delle proiezioni in uscita nazionale, speriamo che ci siano ancora più spettatori. Quest’anno puntiamo molto sul cineclub per accontentare la richiesta di molti cinefili”.