ROMA ā āEā stato un incontro positivo. Ho detto al viceministro che la Tirrenica bisogna farla e farla in fretta. Le infrastrutture servono allo sviluppo e a rilanciare la crescita. Per questo siamo favorevoli, anche se ad alcune condizioniā. Questo il commento del presidente Enrico Rossi al termine dellāincontro con il viceministro Mario Ciaccia, che si ĆØ svolto stamani a Roma.
āAl viceministro ā prosegue il presidente ā abbiamo spiegato che lāopera va completata, ma che questo richiede interventi che consentano ai pendolari di non dover pagare il pedaggio su una strada che verrĆ costruita sul sedime dellāAurelia, utilizzando quindi unāarteria frequentata dalle popolazioni locali quotidianamente per i propri spostamenti. Questa esenzione potrĆ essere finanziata ā ha aggiunto Rossi ā attraverso due strumenti: da una parte utilizzando il canone concessorio che la Sat (la societĆ che dovrĆ realizzare lāautostrada con il project financing) dovrĆ pagare allāAnas per lāuso del sedime dellāAurelia; dallāaltra inserendo anche questa infrastruttura tra le opere che beneficeranno delle esenzioni fiscali. A queste condizioni noi siamo favorevoli al completamento di questa autostrada e interessati ad accelerarne i tempi di realizzazioneā.
Lāincontro con i viceministro, durato oltre unāora, ĆØ stato costruttivo. Rossi ha esposto e motivato le ragioni di queste richieste e il viceministro Ciaccia ha confermato la sua disponibilitĆ ad approfondirle e convocare un nuovo incontro nel giro di qualche settimana.
Il presidente Rossi ha poi ricordato al viceministro gli impegni contenuti nellāaccordo quadro stipulato nel giugno dellāanno scorso con i precedente governo, fra cui: la realizzazione, contestuale al completamento della Tirrenica, della Marroccone-Chioma a Livorno; il completamento della Due Mari nel tratto Grosseto-Arezzo; lāadeguamento della Firenze-Siena e della Fi-Pi-Li. Su questi punti il viceministro si ĆØ detto disponibile ad aprire un confronto con la Regione in modo da poter dare, in tempi brevi, risposte certe sugli impegni che il governo sarĆ in grado di assumersi.