SORANO – I consiglieri di minoranza dell’Unione Comuni delle Colline del Fiora commentano le recenti dichiarazioni del sindaco di Sorano Carla Benocci in merito all’Unione stessa. «Il sindaco infatti ha dichiarato di voler continuare sulla strada dell’Unione Comuni perché il legame con Manciano e Pitigliano è forte – dicono -. Peccato che questa strada da percorrere non esista, perché fino ad oggi non è stato fatto nessun programma di mandato e gli obiettivi strategici non sono stati minimamente fissati».
«Anzi gli stessi amministratori di Sorano hanno dichiarato a chiare lettere in riunione dei capigruppo alla minoranza di essere di fronte a un vero e proprio disastro – spiegano -. Evidentemente tramite la stampa si parla un’altra lingua, quella della menzogna ai cittadini e ci si erge a paladini del personale dell’Unione, un personale abbandonato a se stesso ormai da anni, senza che vi sia un indirizzo chiaro verso cui andare».
«Così l’Unione spremuta e saccheggiata delle proprie risorse dagli stessi comuni, che succhiano risorse invece che darne, non ha più la forza di esistere e lo sanno bene i nostri amministratori che non riescono ad uscire dallo stallo. L’ente viene usato in modo strumentale per difendere il campanile e per schierarsi contro la fusione definita “panacea di tutti i mali” – aggiungono -. Panacea di tutti mali perché allargando i confini con il Comune Unico si potrebbero perdere alcune poltrone ed è questa la reale preoccupazione che si cela dietro a delle parole che non sono altro che banali scuse».
«Spieghi quindi il Sindaco Carla Benocci ai cittadini di Sorano quante funzioni hanno associato i tre Comuni e dica esattamente quanti risparmi sono stati fatti grazie all’Unione Comuni, nata proprio con lo scopo di fare economie di scala e di migliorare i servizi – concludono -. I cittadini sono stufi di sentire, chiediamo al Sindaco di elencare nel dettaglio i numeri degli attuali e futuri risparmi, invece che disertare gli incontri e i dibattiti pubblici come è avvenuto a Sovana il 14 febbraio scorso, mettendo tutti in imbarazzo».