GROSSETO – La campagna internazionale “No hate speech” approda anche a Grosseto. Il Comune ha aderito all’iniziativa per combattere l’istigazione on line all’odio. In campo sono già scesi il dipartimento della gioventù del servizio civile della presidenza del consiglio dei ministri, oltre a quello del consiglio d’Europa. A sostegno anche numerose associazioni, come l’Anpi, ma anche l’Ordine dei giornalisti.
«Grosseto non è esente dall’istigazione all’odio che oggi è particolarmente diffusa a causa dell’utilizzo sempre più accentuato dei social network – spiega Giuseppe Corlito, presidente dell’Anpi -. Bisogna considerare che spesso le parole precedono l’atto. E’ un aspetto che preoccupa».
«Non siamo nativi digitali e questo impone una riflessione in più – precisa il giornalista Flavio Fusi -. Oggi la condivisione è ampliata di un miliardo di volte rispetto al passato e questo dipende dalla diffusione del web e dall’utilizzo dei social network. La statistica del 2012 ci dice che il 41% dei casi di discriminazione viaggia sul web, ma credo che questo dato debba essere aggiornato e purtroppo in negativo. La scala dell’odio su Internet si amplifica e a farne le spese sono soprattutto i diversi».
«Occorre contrastare un fenomeno pericolosamente in crescita, un odio che si radica nell’ignoranza, nei luoghi comuni e nell’irrazionale paura di ogni diversità, che sia di tipo sessuale, razziale o religiosa – conclude il sindaco Emilio Bonifazi -. A questa deriva anche le amministrazioni pubbliche, anche quelle locali, devono opporsi favorendo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e, a partire dalle scuole, contribuire alla crescita di un senso civico e comunitario quale unico anticorpo ad ogni tipo di violenza».