GROSSETO – Lorenzo Mascagni, candidato Pd alle primarie, inizia a delineare con più precisione quale sarà il suo impegno da sindaco di Grosseto. E in particolare parla di decoro, di come sarà la città, se i grossetani sceglieranno lui come sindaco.
«Grosseto – dice Mascagni – nei prossimi anni avrà, bisogno – passatemi il termine – di un “sindaco delle buche”. Un sindaco, cioè, che giri la città e le sue frazioni, ne conosca pregi e difetti, sia capace di raccogliere lacune, problemi di tutti i giorni: dal marciapiede impraticabile, a un angolo di città sporco; da una strada pericolosa ai lampioni che non funzionano. Sono infatti i dettagli che denotano il grado di attenzione che chi amministra mette nel suo quotidiano servizio alla collettività».
«Grosseto nei prossimi anni avrà, però, altrettanto bisogno di un sindaco capace di visione, per immaginare coi cittadini un futuro spendibile soprattutto per i nostri figli, un futuro che ridia ossigeno ad un presente che molte volte sembra soffocare la volontà di crescere, di far bene, di includere, di coinvolgere».
«Il lavoro svolto dalla giunta Bonifazi è stato importante, tuttavia ci sono parti della città che hanno bisogno di una cura ancora maggiore e i prossimi anni dovranno segnare una svolta. Dobbiamo desiderare di più e meglio. Ho una certezza: Grosseto può diventare ancora più bella, più abitabile, più vivibile, più curata. E’ la scommessa che faccio con i grossetani».
«Una città più bella, infatti, richiamerà ulteriore bellezza e ci educherà tutti al rispetto degli spazi pubblici, alla cura dei luoghi, alla premura verso ciò che appartiene a tutti e quindi a ciascuno. Il Comune da solo non basta. I luoghi diventano migliori se ce li sentiamo appartenere e se gli apparteniamo».
«Il decoro urbano, con cui si contrasta anche il degrado che oggi in molti giustamente denunciano, ha bisogno di un lavoro di squadra. La mia intenzione, una volta eletto sindaco, è di istituire una vera e propria task force,che presidi, prima di tutto, il centro storico, che dovrà rappresentare il luogo da dove iniziare la svolta. La task force avrà il compito di essere una sentinella che rilevi settimanalmente i problemi, le disfunzioni, i piccoli o grandi danneggiamenti all’arredo urbano sui quali poter intervenire tempestivamente. Dal centro, questo servizio dovrà estendersi ai quartieri, recuperando un percorso di decentramento che, con la chiusura delle circoscrizioni, è stato accantonato.
«Potenzieremo i vigili volontari, perché siano anch’essi sentinelle del decoro e chiederemo che anche i cittadini facciano segnalazioni e “adottino” spazi pubblici per farli vivere. Si può fare. Saremo costanti, puntigliosi e scrupolosi. Ma abbiamo bisogno di tenere insieme le due dimensioni: visione e “buche”, il quotidiano col futuro possibile».