ROCCATEDERIGHI – Due gol di sinistro per contribuire al trionfo della propria squadra nel derby con il Roccastrada, ma soprattutto per arrivare a quota cento in carriera. E’ successo all’attaccante dell’Alta Maremma Marco Scrivano, prima punta ventisettenne, mancino puro e molto dotato tecnicamente, al suo decimo centro stagionale e al centesimo da quando gioca in prima squadra.
«Ultimamente avevo pensato a questo traguardo, cui tenevo particolarmente – ha detto – anche se sono più importanti i risultati di tutto il mio gruppo. E’ stata una grande soddisfazione e abbiamo festeggiato subito dopo col classico selfie collettivo, poi al prossimo allenamento porterò paste e birre per tutti. Nessuna scommessa e niente di programmato, per scaramanzia. Dedico questo traguardo a tutti i miei compagni sia attuali che passati e alla società, che mi ha voluto fortemente sei anni fa».
Non tutti i centri di Scrivano sono venuti con indosso la maglia giallonera: quattordici appartengono alle precedenti militanze nell’Orbetello, nel Saurorispescia, nel Fonteblanda e nell’Alberese fino all’arrivo nel team dei calabroni, ad un anno esatto dalla fusione di Pian del Bichi e Sassorocca. Indimenticabili però le ultime due reti contro i vicini di casa biancorossi: prima il diagonale del raddoppio su assist di Mucci dopo un contropiede, poi il tiro in anticipo sul primo palo da un cross rasoterra.
Importante nella crescita sportiva del bomber grossetano l’insegnamento di tecnici come Riccardo Papini e Antonio Larini oltre a Nino Ruggeri, attuale tecnico dell’Alta Maremma, ma decisiva in un momento critico la vicinanza di Renzo Iannuzzi, che non ne ha mai messo in dubbio la personalità e le qualità. «A inizio stagione l’obiettivo era entrare nei playoff – ha continuato Scrivano – ora invece, in questo periodo non buono, è tornare il più in alto possibile in classifica. Questa è una società ambiziosa che ha voglia di fare. In queste categorie il bello di giocare a calcio è lo spogliatoio e il poter conoscere parecchie persone condividendoci tanti momenti, poi noi siamo un gruppo affiatato e unito e qui mi sento a casa. In più, certo, c’è la passione per questo gioco in sé per sé».
Sentimenti talmente forti da aver ispirato due tatuaggi: sul braccio sinistro il “7”, preferito di Scrivano nonché irrinunciabile numero di maglia, e sull’avambraccio destro un cuore inevitabilmente giallonero.