GROSSETO – E’ un calcio in completa evoluzione, tra riforme auspicate e altre paventate. Il format dei calendari di fatto, diventa piuttosto ballerino con incognite che si susseguono e tanta voglia di cambiamento. L’ultima novità che potrebbe sbarcare sulla piattaforma della Lega Pro, è quella delle squadre B, ovvero formazioni composte da giovani giocatori appartenenti alle big del campionato italiano. Non è un caso che l’eventuale riforma sia caldeggiata, in primis, da Juventus e Milan.
Il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, subito dopo la sua elezione precisò che il format dei tre gironi sarebbe tornato a 60 squadre, come in origine. Una buona notizia per tutte quelle società, come il Grosseto, che coltivano l’ambizione di tornare tra i professionisti, oppure il Gavorrano, al momento in testa al girone E. Attualmente, infatti, le squadre iscritte in terza serie sono 54.
In primavera però, potrebbe essere avviato il bando per aprire alle squadre B, con sei posti disponibili, guarda caso proprio quelli che mancherebbero per riportare la Lega Pro a 60 squadre partecipanti. Le società di serie A potranno quindi proporre le loro candidature e, alla fine, in sei potrebbero ottenere l’ammissione al campionato di Lega Pro.
Un ostacolo in più in chiave ripescaggio, qualora la riforma andasse in porto, per tutte quelle squadre provenienti dalla serie D che non hanno vinto il proprio girone e saranno impegnate nei play-off. Una post season che per la massima serie dei dilettanti è sempre risultata piuttosto inutile. Ovviamente l’obiettivo del Grosseto rimane immutato: vincere il campionato per avere certezze sulla promozione in Lega Pro. E’ noto, in ogni caso, che il torneo di Serie D sia tra i più difficili da conquistare e la possibile riforma pone quanto meno dei dubbi sugli eventuali ripescaggi