GROSSETO – Il 2015 si chiude con un passivo di 47 donazioni con un calo di 164 donatori rispetto all’anno precedente. Il bilancio provinciale fornito da Avis propone spunti di riflessione con una porta che si apre sul 2016 carico di preoccupazioni.
L’emergenza sangue dell’anno appena concluso ha prodotto una virata obbligatoria. Al cospetto di un calo di donazione è infatti aumentato del 3,69% il quantitativo di sangue ricevuto. Ciò si spiega con una perdita del plasma che si attesta sul -11,48%. Una decisione che costringerà la Asl ad acquistare farmaci plasma-derivati per una cifra che è stata stimata intorno ai 250mila euro.
La tendenza al calo di donazioni è stata comunque attenuata in questo 2015. Se non confronto con il 2014 sono 47 le donazioni mancanti, la forbice si allarga se prendiamo come riferimento il 2013 che ne aveva 574 in più. Rispetto al 2012, invece, ne mancano all’appello 486. Tutti i numeri che confermano la tendenza al calo.
Nel confronto mese per mese, tra 2015 e 2014, è stato luglio quello che ha fatto registrare le perdite maggiori, con un segno negativo di 119 donazioni, quasi tutte recuperate a settembre però, con un incremento di 118. Nel complesso, in ogni caso, ben 8 mesi su 12 hanno fatto registrare perdite.
Per quanto riguarda le aree, perde quota Grosseto con 106 donazioni in meno rispetto all’anno precedente, tiene Follonica con 2 in meno, crescono Orbetello (+51), Massa Marittima (+45) e la zona del tufo. Nel confronto di genere, invece, resta a prevalenza maschile la donazione, perché sui circa 7.700 donatori della provincia di Grosseto, 5.147 sono uomini e solo 2,555 donne. Il dato positivo più significativo resta quello sui nuovi donatori con 435 maschi e 326 femmine che per la prima volta hanno aderito alla buona pratica.
«E’ forse questo il dato saliente del lavoro che abbiamo svolto anche con i più giovani – spiega il presidente comunale Avis Erminio Ercolani -. Grazie ai tre progetti del servizio civile, abbiamo contattato 3.346 ragazzi delle scuole che hanno portato a 199 donatori e 205 iscritti».
Le preoccupazioni, tuttavia, restano ben presenti per il 2016, in quanto il nuovo decreto legge varato on è incoraggiante nell’incentivare il donatore che prima poteva sfruttare la situazione per un check-up preventivo, mentre adesso determinate analisi non verranno più eseguite. «Malgrado le difficoltà occorre ringraziare le sezioni per il grande lavoro svolto – dice Carlo Sestini, presidente provinciale Avis -. Preoccupa la situazione che si sta delineando in merito alle analisi. Bisogna infatti ricordare che la donazione serve anche a scopo di prevenzione. Molte situazioni sono state portate alla luce proprio in virtù di questa prassi e, agendo per tempo, sono state risolte. Mi auguro comunque che i donatori comprendano che non dipende dal nostro volere e continuino nei lori atti di generosità, perché il sangue è una risorsa fondamentale».