FOLLONICA – Appuntamento consueto con la pagella ambientale assegnata dall’associazione La Duna che ogni anno fa il punto della situazione sugli ultimi dodici mesi per il comune di Follonica. Anche quest’anno, come spiegano dall’associazione, la pagella non è molto positiva, anche se ci sono alcuni passi in avanti.
“Questa la pagella – scrivono dall’associazione -, consuntiva del 2015, sulle politiche ambientali del comune di Follonica redatta dall’Associazione Duna. Gli scopi della pagella, sulla “virtuosità ambientale” del Comune di Follonica, rimangono quelli di dare ai cittadini e all’amministrazione uno strumento con cui valutare, nel tempo, la politica ambientale del Comune di Follonica (opposizione compresa), evidenziare le varie criticità ambientali da affrontare, e soprattutto fornire un documento propositivo delle cose da fare e da non fare”.
“Per il 2015 le vecchie pagelle sono state integrate dagli interventi dei soci, con le novità intercorse in questi mesi, e gli argomenti sono stati raccolti, ove possibile, per classi omogenee. Anche quest’anno viene fuori un quadro reale, con luci (non molte) ed ombre sul quale sarà necessario agire perché le prime prendano il sopravvento sulle seconde”.
0. Novità positiva – Riteniamo positivo il fatto che quest’amministrazione abbia dato il via alla costituzione e regolamentazione di un Forum di Tutela Ambientale che, avviato negli ultimi mesi dell’anno, dovrà sollecitare l’amministrazione a scelte ecosostenibili nei vari ambiti e che, finalmente, abbiamo un assessore all’ambiente che prende sul serio la sua delega, cosa che negli altri anni ci è sembrato non avvenire completamente.
1. Acqua. Voto NC. – Ormai una costante. La petizione firmata nel 2012 da oltre 300 cittadini per la modifica allo statuto comunale (acqua bene privo di rilevanza economica) pur essendo a costo zero, non è mai stata discussa, ma soprattutto è negato e disatteso il risultato del referendum sull’acqua pubblica, di abbattimento delle tariffe, nonostante i richiami della Corte Costituzionale a darne applicazione.
La falda acquifera contaminata dall’arsenico e da altri inquinanti resta tale, se non peggiorata, come testimoniano le rilevazioni fatte dagli enti preposti e le bonifiche si annunciano ma non si fanno e, se si faranno, saranno a carico del contribuente e non di chi ha inquinato. Ancora assenti le Case dell’Acqua, nonostante ci siano soggetti imprenditoriali che le metterebbero gratuitamente (o quasi), si risparmierebbero migliaia di bottiglie di plastica e si valorizzerebbe una risorsa pubblica a chilometro zero.
3. Energia (piano energetico) – Voto 5,5. Presentata e ritirata una mozione sul tema delle opposizioni, per portarla in commissione e cercare di renderla unitaria, dopo 4 anni almeno se ne discute. Si sono fatti alcuni passi avanti sulle norma sull’efficienza energetica e risparmio per le nuove abitazioni e per le ristrutturazioni, un primo passo che speriamo preluda ad un lungo cammino. Un voto d’incoraggiamento a tutto il Consiglio Comunale.
INFRASTRUTTURE
4. Autostrada. Voto 6.5. Approvata all’unanimità la mozione su “Tirrenica ed esproprio Variante Aurelia” in un Consiglio Comunale aperto. Ci sembra che alla fine si sia capito che l’impatto sulla vita e sull’economia del territorio di quest’opera inutile (almeno da queste parti) sarebbe devastante.
La non fattibilità economico finanziaria della Autostrada, almeno per quel riguarda il tratto coperto dalla Variante è stata, alla fine, ammessa dalla stessa SAT, che nelle ultime dichiarazioni parla di una manutenzione straordinaria lasciandola però libera da pedaggio. Una buona notizia se avrà seguito.
5. Piste ciclabili. Voto 5,0 costante. I ritardi continuano, siamo allo stallo e in concreto si è perduto un altro anno. Ci chiediamo, dove è andata a finire l’idea di creare la “ciclabile del golfo” che doveva collegare Scarlino a Piombino, progetto che era presente (e forse lo è ancora, dimenticato) nel piano urbanistico..
6. Fognature ed allagamenti, voto 4,5 costante. Un’estate siccitosa e un inverno senza piogge hanno attenuato il problema, che però non è stato risolto da interventi strutturali. Per cui alle prossime piogge ci troveremo a fare in conti con allagamenti e disagi e con la solita risposta: “Presto provvederemo al rifacimento ed al riassetto della rete fognaria….” e così, di anno in anno, si rimanda il problema al prossimo evento. Un anno perduto.
MARE
7. Spiagge (erosione delle..). Voto 6 (a fiducia). Sono partiti i lavori per le soffolte, in ritardo e creando qualche problema agli stabilimenti dell’area interessata, ma sono partiti. Il porticciolo alla foce del Petraia è di nuovo quasi insabbiato, evidentemente il progetto è carente alla fonte. Sulla Darsena a Pratoranieri, non abbassiamo la guardia, perché gli interessi in gioco sono cospicui e perché, ogni tanto, il progetto riaffiora, sintomo che qualcosa cova ancora tra gli imprenditori locali. Nella zona sta inoltre ricrescendo una pineta naturale, sarebbe bene preservarla e tutelarla.
8. Duna Ricostruzione-Salvaguardia. Voto 4. Ci sembra che il progetto di protezione e ricostruzione della Duna della spiaggia del TONY’S sia stato quasi abbandonato. Si sono fatti solo alcuni interventi minimi, per una città turistica, e collaterali (aggiustate le passerelle per disabili e sistemate le docce). Ben altro ci aspettiamo per consentire alle varie specie erbacee ed arbustive (vegetazione pioniera, flora psammofila, altre specie arboree) di attecchire, consolidare e rinforzare naturalmente la duna.
9. Mare e pesca. Voto 6 (d’incoraggiamento). C’è il tentativo di capire che il golfo è un’entità unica, globale e che un comune a solo non può agire, per cui s’inizia a cercare di coinvolgere i comuni limitrofi nell’individuazione e risoluzione dei problemi. Follonica ha siglato un accordo con i pescatori per evitare eccessi nella pesca, ma la visione di pescherecci che strascicano, comunque, sotto costa e migliaia di nasse abbandonate che impoveriscono il nostro mare crea dei mugugni. Inoltre il disinteresse dimostrato nei confronti dei lavori di adeguamento del porto di Piombino e di escavo della foce di porto della Marina di Scarlino (c’è voluto un esposto per far mettere a norma la situazione) ci stanno dando un’acqua del mare sporca in modo costante a discapito delle attività balneari; grave atteggiamento verso un’attività di valore primario per la città.
RIFIUTI
10. Inceneritore. Voto 7. Vicenda di gioie e lacrime. A gennaio il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Comune e degli ambientalisti e ha chiuso l’inceneritore per la seconda volta. In soli 7 mesi senza che niente di nuovo sia stato fatto la Regione Toscana ha ridato, con un atto legale, ma eticamente discutibile, una nuova autorizzazione all’inceneritore.
A niente sono valse un’inchiesta pubblica, che ha prodotto ingenti documenti sulla sua insostenibilità e sulla inadeguatezza impiantistica, il parere negativo del Comune, in sede di conferenza dei servizi, le manifestazioni dei cittadini. Il voto è alzato perché Follonica ha deciso, ancora una volta, di ricorrere al TAR contro l’autorizzazione e perché ha dato parere negativo (all’unanimità) alle ipotesi di convenzione, acquisto da parte di ATO dell’inceneritore e dei suoi ingenti debiti.
11. Monitoraggio Sanitario e Controlli su Inceneritore e Industria. Voto 5. Proponiamo e ribadiamo la necessità di un’ Agenzia di monitoraggio che preveda la partecipazione attiva dei cittadini e comitati per un’attività di controllo più trasparente, l’inchiesta pubblica ha, infatti, evidenziato inaccettabili carenze sulle centraline, due sole, di una di proprietà dell’Inceneritore, mal posizionate ed insufficienti.
12. Raccolta Differenziata RD. Voto 5 (in crescita). È dal 2009 che si fanno annunci ricorrenti sull’imminente estensione della RD porta a porta ad altri quartieri della città, senza che mai alle parole seguano i fatti. Cosa ancor più grave se si pensa che sull’argomento il Comitato cittadino per il Porta a Porta ha raccolto e protocollato più di 2000 firme. Con l’avvento del gestore unico SEI Toscana per l’ATO SUD le cose sembrano ancora più complicate, si veda, ad esempio, la difficoltà incontrata a instaurare una virtuosa raccolta “privata” di vuoti di plastica e vetro, impantanatasi per motivi e difficoltà burocratiche. Buona notizia è che a fine anno sono iniziate le assemblee per l’estensione alla zona “centro” della RD. C’è comunque molto da fare per raggiungere una RD di qualità (che può essere venduta e il ricavo usato per ridurre le tasse) e che risponda alle esigenze dei cittadini. Comunque queste due iniziative (anche se una NON ancora andata in porto) giustificano l’incremento del voto.
13. Latte (alla spina). Voto NC. Niente di nuovo. Indifferenza totale ad una pratica che permetterebbe di incentivare aziende a km zero, risparmio di imballaggi (tetrapak) e minor costo per l’utente.
VERDE PUBBLICO
14. Decoro Cittadino: voto 5,5 I social network hanno documentato, a più riprese le anomalie: la sporcizia (a giustificativo l’ignoranza e l’inciviltà di alcuni), incuria e trasandatezza lungo strade e marciapiedi.
Il voto è migliorato rispetto allo scorso anno perché, dopo anni, sono stati fatti dei necessari e lodevoli interventi. Nuovi cestini in pineta (anche se ad un prezzo esorbitante) e nuove panchine, la sistemazione di qualche area verde centrale come piazza Socci e piazza Mazzini e la creazione di un percorso “vita”. Speriamo che sia il segnale di un’inversione di tendenza, essenziale per una città basata sul turismo.
15. Pinete e Verde Pubblico. Verde pubblico cittadino: voto 5. Speravamo che cambiasse qualcosa con la nuova amministrazione, ma ci sembra rimanga la mancanza di un cambio di gestione e indirizzo per la tutela e il mantenimento di alberi e verde in generale. Tantissime piante, alberi specialmente, sono spariti, morti o seccati o tagliati via per varie ragioni: non ci risulta che nessun albero nuovo sia stato piantato al loro posto. Potature malfatte che gridano vendetta (emblematica la lettera-denuncia dell’ex sindaco Norcini sulla scandalosa potatura dei tigli della massetana, che ha ridotta ad una brutta copia il meraviglioso viale che ricordavamo).
Naturalmente è una “colpa” che ha diverse amministrazioni come responsabili, ma ora come ora non cogliamo inversioni alla tendenza di ridurre il verde cittadino, invece di incrementarlo, mantenerlo o recuperarlo. Lo stesso bando quadriennale per il verde (ancora da assegnare), non ci sembra preveda valutazioni di qualità dell’operato e i reinserimenti necessari. Ci si aggrappa alle “1500 piante del parco centrale”, troppo comodo e non accettabile paragonare gracili arbusti ad alberi maturi. Lo stesso intervento alla duna dei 5pini ci lascia interdetti e poco convinti: un’area di vegetazione dunale originaria e protetta è stata trasformata impropriamente in un banale parchetto.
Aree verdi di altra destinazione: voto 4. Ci riferiamo a quelle aree esterne alla città che avevano la funzione di servizio, come l’ex canile del Martellino. Dopo anni dal trasloco del canile in altra zona, l’area è ancora completamente abbandonata ai rifiuti e al degrado. Colpevolmente non è stato pensato di rimuovere il tutto e ripulire l’area boscata in concomitanza con i trasferimento della struttura al Casone di Scarlino. Un’altra area verde da mettere sotto tutela è indubbiamente quella tra Pratoranieri e il campeggio Tahiti, attualmente con la possibilità di costruire, ma esempio di un biotopo maremmano da preservare. Da discutere nel nuovo RU.
Pineta: voto 5. Non ci sembra sia stato fatto niente per cercare di capire e tamponare la moria della pineta di ponente, che ha visto il taglio di decine di pini morti e seccati. Sono stati piantati dei piccoli alberi di vario tipo ma la soluzione non può essere solo quella. Il problema sembra sia stato rimosso dall’amministrazione. Inqualificabile anche come sono ridotte le strutture del “Sestante” e del “minigolf”…..veri monumenti al degrado.
16. Parco di Montioni. N C. Difficile poter esprimere un voto per un parco che non esiste più. Dopo 25 anni di attesa, trattative, lotte, accordi e polpette avvelenate il parco di Montioni è stato cancellato.
Prendendo spunto dalla cancellazione degli enti, definiti inutili, voluta dal governo il parco interprovinciale e il consorzio del parco sono stati sciolti e al momento non c’è niente… solo una area boscata di migliaia di ettari lasciata a se stessa, con tutti i problemi che si accavallano sempre di più .
Se si conferisce un Non Classificabile al parco come Istituzione, non esitiamo a conferire un 4 al mantenimento e alla pulizia dello stesso: piccole discariche di rifiuti di vario tipo si trovano un poco dappertutto, disseminate sul suo perimetro esterno, vicino alle strade di campagna o sentieri accessibili ai mezzi di trasporto.
Non si capisce bene chi debba essere il soggetto responsabile del controllo del territorio, perché sembra proprio che non lo faccia nessuno.
Più che un parco, ci pare una discarica con problemi che si ripercuotono su tutto il parco, che rappresenterebbe invece, se ben gestito, un volano per la diversificazione del turismo, sempre invocata e sempre mortificata
L’ex-cava “monstre” dove sono stati conferiti gli scarti di produzione della Tioxide, i così detti gessi rossi, è ferma avendo subito nel 2014 un pericoloso smottamento e sversamenti imponenti ed incontrollati di acque inquinate nel territorio che hanno indotto il Comune ad intervenire e far installare una vasca di decantazione e di controllo. Continua il degrado dei poderi e delle terme esistenti, patrimonio nostro, del quale, sembra, non interessi niente a nessuno, nonostante i continui appelli e documentazioni fotografiche.
17. Parco Centrale. Voto 5. La fine lavori e l’inaugurazione è ancora slittata, il parco sta assumendo il suo aspetto progettuale: un’area mercatale, urbanizzata, con asfalto e cemento (timidamente coperto dall’erba) a farla da padroni, e tale aspetto sarà ancor di più evidente quando inizieranno il lavori per la costruzione del “polo scolastico” per cui il Comune ha vinto un bando di gara regionale (10 milioni). Pochi e gracili arbusti hanno preso il posto dei maestosi tigli, dei i cipressi, dei grandi pioppi e platani interni alle mura dell’ippodromo. Fare un parco abbattendo alberi ed eliminando il poco verde esistente non ci sembra una maniera corretta né lungimirante di agire nei confronti della cittadinanza…ma non era un parco.
Considerazioni finali – Non è, ancora una volta, una bella pagella per un comune virtuoso ma come abbiamo detto all’inizio qualche luce c’è e ci sembra intravedere una certa sensibilità /disponibilità su molti temi.
Come associazione auspichiamo che almeno i progetti presentati nel piano triennale delle opere pubbliche (es. progetto per la salvaguardia della duna o il completamento della ciclabile delle Collacchie) vengano attuati ed aumentino gli stanziamenti nel bilancio per un territorio più “verde”.
La nuova opposizione presente in Consiglio Comunale sta dando segnali positivi sul recepimento di ciò che come associazione auspichiamo in tema ambientale e ne è testimonianza il clima propositivo della commissione ambiente, dove si cercano sempre soluzioni condivise. Speriamo che si continui così.