GROSSETO – Primarie, alleanze, candidature. Il Partito democratico è impegnato su più fronti in questi primi giorni del 2016 e mentre oggi a Firenze la direzione regionale farà qualche passo avanti per definire il quadro politico in vista delle amministrative, sul territorio si lavora alla coalizione.
Quella che hanno in testa nel Pd è un’alleanza di forze “democratiche e riformiste” e oggi con una lettera firmata dal segretario provinciale Marco Simiani e dal segretario dell’Unione comunale Saimo Biliotti, il partito conferma di voler allargare la coalizione rispetto anche a quella esistente.
Per il momento come abbiamo anche raccontato noi nei giorni scorsi insieme al Pd ci sono il Psi, il Centro democratico, l’Udc, ma anche Gente di Grosseto, Fare di Grosseto e altri soggetti civici. Ma la volontà di allargare ancora di più la base con altre forze riformiste lascia intendere che il centrosinistra stia guardando anche ad altre realtà civiche e di centro.
Secondo Simiani e Biliotti i cambiamenti politici e sociali degli ultimi anni necessitano di «risposte nuove» e in un certo senso c’è bisogno di discontinuità e allo stesso tempo innovazione.
«Seguendo questi criteri – scrivono Biliotti e Simiani – abbiamo costruito già una prima base molto importante di coalizione formata da forze democratiche e riformiste, ma riteniamo che la nostra forza passi dalla capacità e volontà di includere e attrarre ancora energie. Nuovi progetti e metodi comportano la necessità di definire la proposta con la piena disponibilità di inserire senza pregiudizi nel governo della città forze nuove e vitali».
«Il futuro non si costruisce guardandosi solo alle spalle. Abbiamo condiviso con tutti la necessità di sfruttare pienamente la fase di rinnovo come opportunità per rendere concreto tutto il lavoro relazionale già fatto e offrire disponibilità di condivisione progettuale, programmatica e di governo alla ricchezza delle persone che Grosseto esprime».
«La sfida vera è nel creare le condizioni per generare fiducia contro chi vorrebbe i voti in proporzione al disagio generato. Una società impaurita, confusa, che alza i muri è più debole. Rispetto e reciprocità, competenza e onestà, cura delle cose che di fatto abbiamo in comune, valori di solidarietà, sono tutte le ricchezze su cui fondare il nostro vivere in comune. L’Italia sta ripartendo, dobbiamo fare in modo di cogliere da subito le nuove opportunità e aiutare il necessario cambiamento del Paese anche delle piccole realtà come le nostre».
«Una rinnovata fiducia in noi stessi, e nelle istituzioni che sapremo esprimere, è la chiave di volta per costruire una ripresa sociale, economica, politica della nostra comunità».