GROSSETO – La doppia trasferta in Sardegna non sarà una resa di conta, ma certamente darà indicazioni importanti sul futuro che attende il Grosseto in questo campionato. E’ soprattutto il prossimo appuntamento a far da cartina tornasole per i biancorossi, impegnati in quel di Nuoro per uno scontro diretto. La Nuorese è agganciata al treno dell’alta classifica e insegue la squadra di Giacomarro a sole tre lunghezze di distanza. Un confronto, quello in terra sarda, che sarà quindi importantissimo anche per i padroni di casa. All’andata finì 3-3 in una partita rocambolesca giocata allo Zecchini, ricca di colpi di scena e occasioni da rete.
A Nuoro, con molta probabilità, le due squadre si affronteranno con meno spavalderia e maggiore senso tattico. Giacomarro dal mercato ha ricevuto il portiere under che tanto invocava e contro il Trastevere ha mandato in campo una versione del Grosseto piuttosto propositiva, con un centrocampo votato all’offensiva. In tal senso l’esperimento di vedere assieme Zotti e Olivieri, due giocatori dall’ottima visione di gioco e dalla spinta offensiva, ha funzionato. Non bisogna dimenticare però, che gli avversari sono rimasti menomati dal 23′ del primo tempo incassando, nello stesso minuto, il gol su rigore di Zotti e l’inferiorità numerica. Occorrerà vedere, quindi, se il tecnico siciliano si affiderà ancora a questa modalità, oppure sceglierà una versione più “coperta”, ripescando Vaccaro, tenuto a riposo mercoledì, e un portiere esperto come Lanzano, senza dimenticare Nichele, elemento che potrebbe aggiungere centimetri e forza fisica alla mediana.
Ipotesi tattiche che però non dovranno intaccare la mentalità della squadra che alcuni passaggi a vuoto, piuttosto inquietanti, li ha manifestati proprio in trasferta. Successe a Rieti, con tanto di scuse del caso per la sconfitta di misura, successe ad Arzachena con un 4-0 che successivamente dette grande spinta ai biancorossi, è successo anche a Civita Castellana, ultima trasferta nefasta del 2015 del Grifone. Appare evidente che non dovrà succedere a Nuoro, la dirigenza, con il presidente Max Pincione in testa, è stata chiara, cercando di arginare tutte le turbolenze societarie di un Natale non tanto tranquillo e aumentando la pressione nei confronti della squadra. La risposta dei giocatori è arrivata sul campo rispedendo la palla al mittente con un segnale chiaro: il gruppo è con il mister. Testimonianza ne sono le esultanze dopo le reti, con corse e abbracci verso la panchina. Non è da escludere che questo stato d’animo, alla fine, sia un bene sulla strada che porta al vertice del campionato.
(foto tratta da www.fcgrosseto.com)