GROSSETO – Un totale di 90.000 euro di sanzioni, per 1,5 tonnellate di prodotti ittici sequestrati, 61 operatori multati. Questi in sintesi i risultati dell’operazione “Tallone D’Achille”, eseguita in mare e a terra dagli uomini della Direzione Marittima di Livorno. L’attività, disposta a livello nazionale dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, ha impegnato in Toscana 70 militari coordinati dal 2° Centro Controllo Area Pesca di Livorno. Militari che hanno passato al setaccio le acque dell’arcipelago ed il territorio regionale, al fine di reprimere ogni forma di illecito in materia di pesca ed agroalimentare. 400 i controlli effettuati dagli equipaggi delle motovedette e dalle pattuglie a terra.
L’intensa attività, tutt’ora in corso, si è concentrata tra la fine del mese di novembre e durante tutte le festività natalizie, prevedendo, senza sosta, il controllo di tutte le fasi della filiera, dalla produzione, in particolare il controllo della pesca in mare e le visite ai punti di sbarco, alla lavorazione e stoccaggio, nonché alle fasi della distribuzione, fino alla vendita al dettaglio ed alla somministrazione, con controlli anche presso gli esercizi di ristorazione. Variegata la tipologia di violazioni riscontrate dagli uomini della Guardia Costiera. In mare, dalla pesca in zone vietate o protette, alla cattura di specie ittiche in tempi vietati, mancata registrazione del pescato sul giornale di pesca, mentre a terra, presso gli operatori commerciali, prodotti ittici non tracciati, in qualche caso scaduti, oltre che specie ittiche vendute sotto taglia minima. Di particolare rilievo, si segnalano alcune attività messe a segno dagli ispettori pesca.
In provincia di Grosseto un peschereccio della marineria di Civitavecchia è stato sanzionato a Porto Ercole da una motovedetta della Guardia Costiera del locale ufficio marittimo, per complessivi 4.000 euro, per aver esercitato l’attività di pesca a strascico sotto costa, a poco meno di 1,3 miglia, con gravissimo pregiudizio per la fauna ittica in fase di crescita. L’attrezzo da pesca utilizzato per la cattura è stato posto sotto sequestro. La stessa motovedetta ha inoltre rinvenuto e rimosso da un’area di mare protetta dell’isola di Giannutri un attrezzo con numerosi ami, posizionato da ignoti, salvaguardando, in tal modo quel pregiato tratto di mare dell’arcipelago. Infine, dopo una complessa attività di appostamento e di intelligence, a Porto Santo Stefano, i militari hanno scoperto un peschereccio della locale marineria che aveva catturato 6 esemplari di pesce spada per oltre 70 kg, in un periodo, novembre, in cui era vietata la pesca di tali esemplari. 4.000 euro sono stati inflitti al comandante ed all’armatore del peschereccio.