GROSSETO – Il sistema sanitario toscano e il rapporto con il mutamento dei bisogni dei cittadini sono stati al centro del dibattito politico in provincia di Grosseto grazie ad un programma di assemblee organizzate dal Partito Democratico. La qualità dei servizi sanitari ha, infatti, la necessità di sistemi continui di adeguamento e ristrutturazione per garantire il mantenimento di uno standard alto in rapporto alle esigenze sociali.
È partendo da queste considerazioni che la Regione Toscana ha avviato il progetto di riforma del sistema sanitario toscano, attualmente in esame nella Commissione consiliare di sanità che presto sarà discussa e votata dal Consiglio regionale.
Cinque gli incontri organizzati dal Partito Democratico grossetano a: Grosseto, Pitigliano, Orbetello, Massa Marittima e Castel del Piano.
“I cinque incontri organizzati hanno sviscerato la proposta regionale e sono stati raccolti in un documento di sintesi della direzione provinciale – spiega Marco Simiani, segretario del Partito Democratico della provincia di Grosseto –. Il risultato è un sostegno convinto alla struttura della proposta con una serie di puntuali richiami alla necessità di una programmazione che sia attenta ai territori. Grosseto richiede che ci sia equilibrio nel sistema di servizi toscano e che l’accorpamento delle aziende sanitarie corrisponda ad una razionalizzazione e miglioramento dei servizi dai cittadini”.
“Il PD grossetano chiede garanzie sulla funzione dei territori all’interno di un sistema regionale – commenta Luigi Bellumori, responsabile sanità Pd Grosseto -. La riforma del sistema sanitario toscano che arriverà presto in Consiglio è frutto della sensibilità istituzionale e delle ampie consultazioni promosse dal PD. Dovrà essere l’occasione per uniformare le modalità di accesso alle prestazioni e saranno i sindaci a svolgere il ruolo principale attraverso le scelte su strategie sanitarie e sociali per il territorio. Condividere il più possibile con cittadini, amministratori e operatori il percorso verso la sua approvazione, e raccontare la proposta sul territorio ha voluto dire sottoporre le idee a verifica, raccogliere istanze, critiche e proposte. Grosseto ha risposto al meglio facendo un grande lavoro”.
“Lo scopo principale di una riforma di cruciale importanza per la Toscana che traccerà le linee per il futuro assetto organizzativo regionale, non soltanto in ambito sanitario – spiega Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana- è introdurre un’innovazione non fine a se stessa, ma funzionale a cogliere e rispondere ai mutamenti sociali e alle innovazioni tecnologiche.
“Come gruppo PD in Regione abbiamo esaminato con attenzione le tante sollecitazioni che ci sono arrivate– conclude Marras – e abbiamo prodotto oltre cinquanta emendamenti per integrare e modificare il testo iniziale della proposta che diventa così una riforma realmente partecipata, di tutti. Siamo pronti a votarla e a dare inizio, da gennaio 2016, ad un nuovo corso del sistema sanitario toscano”.
Alcuni dei punti principali del documento:
sede area vasta: non è strategico il luogo in cui sarà stabilita la sede legale dell’area vasta, ma nel caso fosse Arezzo, auspichiamo che sia individuata Siena come naturale luogo di incontro per motivi logistici
• patti territoriali: con la sottoscrizione nel 2013, nella nostra provincia si è avviato un percorso di riorganizzazione che deve essere completato
• rete ospedaliera: è necessario definire chiaramente le funzionalità dei piccoli ospedali, attraverso la ridefinizione dei Piani Attuativi Locali
• aree periferiche: garantire livelli essenziali uniformi delle prestazioni socio sanitarie, con particolare attenzione agli standard di sicurezza e funzionalità e ai tempi di attesa