FOLLONICA – È positivo il giudizio che il Comitato per il “no” all’inceneritore dà delle iniziative dei Comuni di Follonica e di Scarlino che hanno deciso di presentare ricorso contro le nuove autorizzazioni concesse all’impianto del Casone.
«Affiancandosi a Follonica – si legge nella nota del Comitato -, che continuerà la lotta nel solco tracciato dall’ex sindaco Eleonora Baldi, anche il Comune di Scarlino, sede d’impianto, presenterà ricorso al TAR contro le autorizzazioni rilasciate dalla Regione Toscana senza che, a parer nostro, questa abbia valutato correttamente i documenti presentati per provare l’insostenibilità ambientale, i rischi sanitari e le carenze impiantistiche che hanno portato, in questi anni, a innumerevoli blocchi e sforamenti nelle emissioni di diossina».
«Per il Comitato per il NO, che sta lavorando al ricorso con altre associazioni, la posizione assunta da entrambe le amministrazioni è il simbolo di un faticoso ma costante processo politico di consapevolezza libera da pregiudizi e condizionamenti che ha posto al centro dell’attenzione l’interesse collettivo, i temi ambientali e della salute e le problematiche della piana del Casone».
«La sintonia e la collaborazione fra le amministrazioni di Follonica e di Scarlino, per quanto in piena autonomia, crediamo sia frutto, oltreché della libertà di coscienza degli amministratori che apprezziamo perché immaginiamo quanto duramente osteggiata, anche della civile determinazione, della credibilità e della continua ricerca del confronto e del dialogo da parte del Comitato. Ci sentiamo, quindi, parte e fieri di tale risultato cui plaudiamo».
«Non possiamo, inoltre, che apprezzare e sostenere le dichiarazioni dei Sindaci dei due Comuni, in merito alla necessità di opporsi all’inceneritore creando, in primo luogo, nuove opportunità occupazionali nelle bonifiche, in una chiusura diversa del ciclo dei rifiuti e nell’estensione della raccolta differenziata porta a porta, così come di realizzare un registro dei tumori e un referto epidemiologico che monitori lo stato di salute della popolazione e dei lavoratori della piana».