SCARLINO – La violenza è un problema di tutti: proprio questo era il titolo dell’incontro pubblico svolto nell’Aprile 2014 dalla CRI -Comitato Locale di Scarlino- con il Patrocinio del Comune ed in collaborazione con l’ASL9 Distretto Colline Metallifere .
Da allora la CRI manifesta apertamente lo sdegno verso tutte le forme di violenza nelle fasce più deboli della popolazione come i minori, gli anziani, cittadini di Paesi terzi e le donne perchè è proprio attraverso l’informazione, la comunicazione che il fenomeno della violenza viene riposizionato nel giusto contesto ossia quello culturale.
Fra pochissimi giorni, il 25 Novembre si celebra la Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Tale data è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 Novembre 1999.
Questa data è stata scelta in omaggio e ricordo delle sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal attiviste politiche della Repubblica Dominicana che il 25 Novembre 1960 furono arrestate, torturate, strangolate dalla Polizia di Stato del dittatore Truijllo mentre si recavano a trovare i mariti prigionieri. Furono gettate in un precipizio a bordo della loro auto per simulare un incidente.
Come volontari/e della CRI, dice la Presidente del Comitato Locale Alduvinca Meozzi ma anche come cittadini/e vogliamo combattere la violenza in ogni sua forma e manifestazione cercando di cambiare la cultura, abbattendo gli stereotipi che spesso la giustificano attraverso un impegno costante e stabile sperando in progetti politici attenti ed efficaci.
Progetti di lavoro accrescono la possibilità di scelta della donna ed anche la sua capacità, se necessario, di sottrarsi ai soprusi. Produrre reddito migliora il suo ruolo sociale e questo fa di lei una persona più rispettata, anche agli occhi del partner, quindi la espone meno al rischio di violenza. È evidente che serve più sostegno dalle istituzioni.
Questa data non può rimanere solo un numero,ma diventare una occasione per riflettere e far cambiare mariti, fidanzati, partner, compagni rifiutati ed appartenenti a tutte le classi sociali e culturali ed a tutti i ceti economici della società.
È sempre più necessario diffondere in ogni ambito la cultura della non violenza e degli stili di vita non violenti.
Attualmente i dati statistici ISTAT fotografano un fenomeno certamente ancora ampio e diffuso, ma con una positività legata soprattutto ad una crescita della coscienza femminile, della prevenzione, del lavoro svolto dai centri antiviolenza locali, dei media e di un clima sociale mutato verso una maggiore condanna del fenomeno.
Nella Provincia di Grosseto a sostegno delle donne vittime di violenza opera la Task force dell’ASL9-Procura della Repubblica e l’Associazione antiviolenza Olympia de Gouges attraverso i propri punti di ascolto di Follonica, Orbetello, Castel del Piano e Grosseto.