GROSSETO – «Non era un viaggio istituzionale». Giancarlo Tei, assessore della giunta Bonifazi, contesta la definizione della tappa europea che ha portato il vicesindaco Paolo Borghi a Bruxelles alla testa di una delegazione di imprenditori maremmani.
Borghi, spiega Tei, non avrebbe ricevuto nessun via libera istituzionale per rappresentare il comune capoluogo in Europa nell’incontro con il vicepresidente del Parlamente David Sassoli.
Per iniziative del genere, dice Tei, «c’è bisogno di una delega ampia e non ristretta».
Insomma a Tei non sarebbe piaciuta questa fuga in avanti del vicesindaco soprattutto in un momento come questo, decisivo anche per la futura corsa a sindaco di Grosseto. Una contestazione che arriva tra l’altro da un “compagno” di giunta e di partito.
“Non metto in dubbio l’ importanza dell’incontro – dice Tei – che una delegazione di imprenditori grossetani accompagnati dall”assessore Paolo Borghi, hanno avuto con il vicepresidente del parlamento europeo David Sassoli. La delegazione era composta da imprenditori e dirigenti che stimo personalmente e che rappresentano un pezzo di economia grossetana, ma quella visita non può avere un taglio istituzionale per evidenti motivi».
«Non mi risulta, infatti, – aggiunge Tei – che Sindaco e Giunta siano stati minimamente coinvolti nella iniziativa e questo non lo evidenzio per infantili aspetti di gelosia, ma per il fatto che non ho avuto modo di discutere e
quindi, di conoscere, su quale piattaforma negoziale si sia discusso in quel di Bruxelles e quali siano stati i progetti proposti, le esigenze del territorio rappresentate ecc. ecc.».
«Non conosco i criteri con cui si è proceduto alla individuazione della delegazione che per una amministrazione pubblica, non possono essere che quelli della informazione, partecipazione e condivisione. Ripeto, stimo tutti coloro che hanno fatto parte del gruppo, ma il punto non è questo.Non mi risulta che si sia, in qualche modo, coinvolto il consiglio comunale e le sue commissioni, dal momento che, a Bruxelles, se si vuol rappresentare la Maremma, si deve avere una delega ampia e non ristretta».
«Mi sono domandato – conclude Tei – dove fossero i rappresentanti delle categorie del commercio, dell’agricoltura, del volontariato, del turismo, dello sport, della cooperazione ecc, ma mi giunge voce (ne sarei felice) che potrebbero esserci nuovi viaggi in un prossimo futuro che spero, possano essere davvero istituzionali e per fare questo, anche l’ onerevole Sassoli deve metterci del suo».