FIRENZE – Sono state consegnate questa mattina in Regione le 55 mila necessarie per richiere il Referendum abrogativo della legge regionale di riforma del sistema sanitario toscano. Soddisfatti i partiti promotori tra questi riportiamo i commenti di Forza Italia e Sì Toscana a sinistra.
«Anche a Grosseto ringrazio i militanti, gli iscritti, gli eletti e i simpatizzanti di Forza Italia di ogni età che, sotto la guida del coordinatore provinciale Sandro Marrini e dei responsabili giovani Luca Cuccu e seniores Gianfranco Sangaletti, si sono adoperati con impegno insieme al comitato e agli altri partiti politici per raccogliere le firme necessarie a realizzare il referendum abrogativo della legge di riforma del sistema sanitario regionale, quella riforma ammazza-sanità che Rossi ha voluto prima della campagna elettorale e che ora, fino a poche ore fa, il Pd e la giunta hanno brigato per preservare»: lo afferma Stefano Mugnai, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale e coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana che stamani è stato fra i protagonisti del difficoltoso percorso delle firme verso la regolare accettazione.
«Il Pd e la giunta regionale hanno letteralmente brigato fino all’ultimo per impedire, o quanto meno rallentare la celebrazione del referendum abrogativo della riforma ammazza-sanità di Enrico Rossi che oltre 55mila toscani in meno di due mesi hanno chiesto di fare con una valanga di firme che stamani, in Consiglio regionale, hanno rischiato di non essere accettate per cavillosità burocratiche superate solo grazie alla buona politica».
Per come alla fine sono andate le cose, con le 55mila e passa firme accettate alle 13.30 con la benedizione autografa del Presidente dell’assemblea Toscana Eugenio Giani e del Presidente del Collegio di Garanzia professor Stefano Merlini, Mugnai definisce quella di oggi «una bella giornata per la democrazia». «Aver raccolto così tante sottoscrizioni in così poco tempo – ha osservato – è la testimonianza di quanto sia sentito il problema della sanità in Toscana e di quanto questa riforma sia percepita dai cittadini come atto precursore di nuovo impoverimento del servizio in un sistema già al limite. Se siamo stati capaci di farci portavoce del parere di tutte queste persone lo dobbiamo a chi materialmente le firme le ha raccolte, il comitato e i nostri militanti».
«Una grande giornata, una vittoria per il comitato promotore, una grande soddisfazione per noi di Sì Toscana a Sinistra che in questi due mesi non ci siamo risparmiati nella raccolta firme e nel superare ostacoli politici di ogni tipo» dichiarano i Consiglieri regionali Tommaso Fattori e Paolo Sarti. «Il Presidente Rossi, l’Assessore Saccardi, il Partito Democratico fino a oggi, invece di accettare un vero confronto sui temi e i contenuti della loro riforma sanitaria, hanno avvallato inspiegabili ostacoli finto burocratici, mettendo a rischio lo svolgimento di un fondamentale istituto democratico di democrazia diretta previsto per legge. Anche stamani abbiamo vissuto una giornata surreale con nessun ufficio regionale disposto ad accogliere i plichi con le firme del comitato. Soltanto l’intervento diretto dei presidente del Consiglio Giani e del Collegio di Garanzia statutaria, professor Merlini, ha sbloccato la situazione, dando prova di una trasparenza e di un buon senso che altri non hanno dimostrato».
«Il nostro impegno certo non finisce qui, da oggi porremo immediatamente con forza il tema dei tempi, chiedendo l’accelerazione delle procedure per lo svolgimento dei referendum regionali, motivo per cui abbiamo depositato una nostra proposta di legge già da mesi, così da poter votare a primavera – precisa la segreteria di Sì Toscana a Sinistra -. Già ai tempi del referendum sull’acqua abbiamo assistito alla netta divaricazione tra maggioranza sociale e maggioranza politica, anche stavolta vinceremo contro chi vuol distruggere la sanità toscana. Anche sulla sanità pubblica la parola deve tornare ai cittadini, senza sotterfugi e senza invenzioni legislative dell’ultima ora come disperatamente sta provando a fare la Giunta».
«Da domani saremo di nuovo sui territori a spiegare le nostre ragioni, dimostrando che le proposte di Rossi porteranno solo a un folle gigantismo burocratico, che non aumenterà l’efficienza o ridurrà i costi ma peggiorerà la qualità delle prestazioni e isolerà ulteriormente i territori. Noi vogliamo una sanità attenta ai cittadini, soprattutto quelli più deboli, e che sappia risparmiare ponendo fine a inefficienze e sprechi insostenibili – conclude Sì Toscana -, non tagliando il personale a scapito dei servizi e spalancando le porte ai privati».