CINIGIANO – I migranti, a Cinigiano, sono impiegati nei lavori socialmente utili. Hanno iniziato lunedì i primi lavoretti sotto la guida degli operai dell’ufficio tecnico comunale con l’assistenza del mediatore culturale, Luca Tassi. Tra pochi giorni inizieranno a lavorare anche nella frazione di Monticello Amiata grazie alla supervisione della cooperativa “Solidarietà è crescita”.
Diventa così operativa la convenzione predisposta dal Comune che prevede lo svolgimento di attività di volontariato nell’ambito dei progetti di inserimento sociale per i migranti.
“Siamo soddisfatti – commenta Francesca Bianchi, assessore comunale al sociale, cultura, ambiente e attività produttive – Cinigiano è un esempio di come l’accoglienza possa essere vissuta positivamente, come momento di incontro e di scambio tra i migranti e la comunità secondo il principio di reciprocità. La comunità li accoglie in un momento della loro vita difficilissimo e loro si metto a disposizione per darci una mano.”
Adesso sono 18 gli immigrati ospitati a Cinigiano capoluogo, alloggiano nella struttura di accoglienza Casa per Ferie che si trova in paese ed è gestita dall’Arci di Grosseto. Provengono per la maggior parte dal Nord Africa e sono tutti richiedenti asilo. Sono in attesa del riconoscimento dello status di profughi da parte del Ministero degli Interni, che consentirà loro di essere cittadini liberi di muoversi in Europa, per ricongiungersi con i familiari, cercare un impiego, o in alternativa scegliere il trasferimento nelle strutture di secondo livello, presenti a Firenze o a Roma, che svolgono attività di orientamento.
“In questa fase di ‘attesa’ – spiega l’assessore Francesca Bianchi – non possono lavorare, ma la loro giornata a Cinigiano è scandita da una serie di attività tutte finalizzate a favorire l’integrazione. Due giorni alla settimana ad esempio, studiano l’italiano, hanno dato una mano per la festa del paese e adesso inizieranno a svolgere per il Comune piccoli lavori di manutenzione come la verniciatura delle panchine o delle staccionate e la pulizia degli spazi pubblici. 15 di essi hanno già aderito al cosiddetto patto di volontariato. Di cose da fare ce ne sono tante, siamo certi che sarà una bella esperienza per loro e per noi.”