GROSSETO – Il Grosseto rischia di non giocare la prossima gara interna allo Zecchini e puntuale arriva la presa di posizione dei tifosi maremmani, in un comunicato diramato dalla Vecchia Guardia e dai Maremmani 1912. «Dopo aver con sorpresa appreso, tramite il comunicato della società F.c. Grosseto, che vi sono problemi burocratici per il rilascio dell’autorizzazione per attività nell’ambito dello stadio Carlo Zecchini, ci teniamo a rendere pubblico il nostro pensiero a riguardo. Deve essere chiaro da subito che la tifoseria biancorossa non può che essere soddisfatta dei lavori di miglioramento apportati alla nostra “casa” sin dai primi giorni di insediamento della nuova proprietà, questi lavori sono sotto gli occhi di tutti e ciò ci porta ad essere pienamente e totalmente dalla parte di chi sta fornendo il massimo sforzo per intraprendere una stagione piena di soddisfazioni e vittorie».
«Come abbiamo già dimostrato in passato, ogni qualvolta il nostro Grifone è stato in difficoltà, non siamo persone che restano con le mani in mano e non possiamo tollerare di non poter sostenere la nostra squadra tra le mura amiche, o ancor peggio di essere costretti a seguirla per le gare interne in città che non rispondano al nome di Grosseto – aggiungono -. Non permetteremo che un ufficio comunale crei confusione in un momento in cui l’entusiasmo e l’attaccamento a questa maglia sembra essere tornato quello dei tempi migliori, quindi senza molti giri di parole esigiamo che la questione sia risolta con una collaborazione proficua con la società e che l’amministrazione comunale trovi le soluzioni adeguate nelle tempistiche adatte».
«Domenica 8 novembre il grifone dovrà giocare tra le mura amiche, sarebbe spiacevole dover prendere atto che nella nostra città le eccellenze invece di essere esaltate vengono castrate, da chi dovrebbe invece farsi portavoce del nostro nome – concludono -. Noi tifosi facciamo questo ogni singola settimana, ci impegniamo a sostenere e portare con vanto il nome della nostra città in giro per l’Italia, che anche gli uffici preposti ad amministrare prendano esempio da noi».