GROSSETO – La delibera sul riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio in relazione ala vicenda del Peep Pizzetti è stata rinviata al prossimo Consiglio comunale, che sarà fissato entro la metà di novembre. La decisione è stata assunta per far si che ci sia un ulteriore approfondimento di carattere normativo, capace di individuare ulteriori soluzioni meno impattanti nei confronti dei cittadini.
«Non c’è stata nessuna malafede su questa vicenda – si legge in una nota ufficiale del Comune di Grosseto -. L’Amministrazione ha tenuto un comportamento nel rispetto rigoroso della legge e delle sentenze dei tribunali e della Corte Costituzionale, a prescindere dal giudizio che se ne può avere, positivo o negativo. D’altro canto un ente pubblico non dispone di strumenti capaci di prevedere quello che avrebbero determinato negli anni successivi agli accordi i vari cambiamenti normativi, la Corte Costituzionale o i tribunali civili».
«Nella convenzione con cui venivano cedute le aree ai costruttori e alle cooperative che si erano costituite, c’era chiaramente scritto tutto e quindi lo deve essere stato anche nei contratti di vendita ai cittadini. La valutazione della Commissione provinciale espropri, pubblicata solo successivamente alla firma della Convenzione, diede una valutazione complessiva delle aree di tutto il Peep (non solo degli specifici terreni delle sorelle Cavalli) e non troppo lontana da quella del Comune. E comunque quella valutazione venne sottoposta all’accettazione della famiglia Cavalli, che la rifiutò, a differenza di tutti gli altri proprietari. E poi oggi si pagherà complessivamente molto meno rispetto a quanto si sarebbe pagato se il Comune avesse accettato le prime valutazioni».
«La legge è chiara e i consiglieri comunali sanno che il Comune è obbligato a portare avanti questo percorso, oggi come lo sarà in futuro, poiché tutti gli atti di questo tipo devono essere obbligatoriamente sottoposti alla Procura della Corte dei Conti dopo la loro approvazione. La questione è relativa alle modalità, da qui la necessità degli ulteriori approfondimenti con conseguente rinvio della delibera, come ampiamente annunciato durante la commissione dei giorni scorsi».
«Il Comune ha fatto in questi ultimi anni innumerevoli incontri, anche con gli amministratori delle cooperative, per trovare delle soluzioni. Si può affermare che è stato ottenuto il massimo in sede di trattativa con gli ex proprietari dei terreni in questione, che hanno vinto il ricorso contro gli espropri; si è infatti ottenuta la rateizzazione in tre rate annuali a interessi zero della cifra che il Comune anticiperà, per altro sensibilmente inferiore alle richieste iniziali, meno della metà. Un risultato raggiunto con la collaborazione della controparte».
«Questo rinvio della delibera consentirà di avere ancora più tempo a disposizione per trovare forme di ammortizzazione dello sforzo, anche definendo accordi con gli istituti di credito. Non ci sono soluzioni facili in questo ambito dovendo verificare gli spazi normativi che consentano di fare questo passaggio e visto che, su un debito fuori bilancio seguito ad una sentenza, il Testo Unico per gli Enti Locali impone vincoli molto precisi. Inoltre l’alternativa all’approvazione della transazione porterebbe alla situazione precedente gli accordi raggiunti di riduzione dell’esborso e spalmerebbe necessariamente, e in modo iniquo su tutta la comunità, il costo dell’operazione. Tutto ciò che esula da queste considerazioni è strumentalizzazione politica».