GROSSETO – Dopo i dati pubblicati dall’Organizzazione mondiale della sanità, che mette sotto accusa le carni lavorate e in scatola responsabili di forme tumorali, è molto importante evidenziare con forza la necessità di modificare la nostra dieta alimentare avendo come riferimento la dieta mediterranea a base di legumi, frutta, verdura e con un ridotto consumo di carne.
“È importante acquistare carne che proviene da filiere controllate, meglio ancora se biologica, che rispettano – ha sottolineato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – sia la qualità dell’allevamento che quella conseguente della carne che viene consumata. Troppo spesso, infatti, i metodi di allevamento e i mangimi utilizzati oltre a non avere attenzione per il benessere animale favoriscono la distribuzione nel mercato di carni di bassa qualità; e questo è ancora più evidente nella carte trasformata o in scatola. È fondamentale quindi scegliere con attenzione i prodotti che acquistiamo, a maggior ragione per i bambini, organismi in crescita che assorbono con maggiore velocità le sostanze non idonee presenti negli alimenti. Basti pensare che, secondo l’indagine di Legambiente, è aumentata in modo significativo la presenza di pesticidi nella frutta e nella verdura a causa di un modello agricolo troppo spesso energivoro e inquinante: il 42% dei campioni analizzati (su un totale di 7132) risulta contaminato da uno o più sostanze chimiche. La Maremma Toscana rappresenta un’area di grande valore per le proprie produzioni di qualità, grazie a filiere controllate e una presenza significativa di aziende biologiche, più di 50 quelle censite dalla Bio mappa di Legambiente in provincia di Grosseto: occorre valorizzare ancora di più questo segmento per salvaguardare il nostro territorio e rispettare la salute dei consumatori”.
Legambiente chiede che le mense scolastiche maremmane vengano dotate esclusivamente di prodotti biologici e di filiera corta, che valorizzino le produzioni tradizionali (allevamenti e coltivazioni) legate a un’agricoltura non intensiva.