ORBETELLO – Arriva l’ennesima ordinanza di estumulazione straordinaria nel cimitero comunale di Orbetello. Le tombe vuote latitano e, purtroppo, c’è anche l’esigenza di trovare il posto per i nuovi defunti orbetellani che hanno diritto e necessità di riposare in pace nel proprio luogo d’origine.
Ieri mattina, infatti, il sindaco Monica Paffetti ha firmato l’ennesimo atto del genere, forse il quarto da quando le pratiche per la costruzione dei nuovi loculi hanno subito una battuta di arresto di natura burocratica, all’inizio del mandato della nuova maggioranza: tutto questo con la speranza, e la seria possibilità, che sia l’ultima presa di posizione straordinaria del Comune riguardo al problema, visto che le pratiche dei lavori dovrebbero essere sbloccate con l’anno nuovo per la partenza dei lavori sulle nuove tombe.
Nel frattempo, però, altre sessanta sepolture di vecchia data che versano in particolare stato di abbandono e delle quali non si ha traccia degli eredi, potrebbero essere rimosse anche perché, si legge nell’atto del sindaco, «risulta una situazione di grave carenza di posti per sepolture del cimitero comunale di Orbetello. Tenuto atto – si spiega nel documento – che sono in corso di conclusione i lavori di estumulazione delle sepolture previste dalla ordinanza sindacale assunta in precedenza ( n.13 del 30-01-2015) e visto che le sepolture liberate sono già state tutte occupate eccetto che per pochi posti e che occorre quindi effettuare successive estumulazioni di sepolture per far fronte all’emergenza dei posti liberi per future sepolture, ordina che gli eredi dei defunti, la cui sepoltura è inclusa fra quelle elencate nell’allegato pubblicato sull’albo pretorio, provvedano, entro e non oltre 30 giorni naturali e consecutivi dalla data della presente ordinanza, a loro cura e spese ad eseguire gli interventi di manutenzione necessari al fine di ricondurre le sepolture in stato di decoro ed eliminando la situazione di pericolosità o di abbandono».
«Altrimenti – concludono dal Comune – si procederà: alla revoca della concessione e all’estumulazione della salma e alla ricomposizione dei resti in cassettina, contrassegnata con l’indicazione del posto di provenienza e con gli altri elementi riscontrabili sul monumento funerario».