SORANO – Una crisi profonda, perdita di posti di lavoro, un inesorabile declino per tutta l’area dell’Amiata. Il sindaco di Sorano, Carla Benocci, è preoccupata della situazione che sta interessando tutta la zona della montagna una situazione che sindaco e Giunta definiscono «gravissima» sia per la situazione di Floramiata che «per l’avvio della procedura di mobilità alla Nuova Rivart. In particolare, per quanto riguarda Floramiata, si è compiuto l’ultimo atto di una gestione assolutamente inadeguata che ha saputo solo scaricare sui dipendenti le proprie pesanti responsabilità». Afferma il sindaco.
«Siamo in presenza di nuove durissime perdite occupazionali in un’area, quella dell’Amiata senese e grossetano e delle zone limitrofe, che da anni conosce un inesorabile declino – continua l’amministrazione soranese -. A questa situazione, come giustamente denunciato dal sindaco di CastellAzzara, Fortunati, si aggiunge, quasi nell’indifferenza delle istituzioni, il progressivo degrado delle infrastrutture viarie. Per la seconda volta nel giro di pochi anni a causa di problemi di staticità di ponti sul fiume Paglia lungo la Cassia – cioè la via di comunicazione fondamentale per raggiungere Siena e i caselli autostradali di Chiusi e di Bettolle – è chiusa al traffico da molti mesi e si parla dell’apertura del cantiere per i necessari lavori solo il 1 febbraio 2016, cioè a ben più di un anno dall’interruzione del tratto nel comune di Radicofani».
«Siamo in presenza di una sottovalutazione prima di tutto di quella che è una vera e propria emergenza Amiata: Floramiata e nuova Rivart non sono purtroppo casi isolati ma la conferma del cronico degrado di un tessuto economico per il quale non esiste ad oggi un progetto credibile di rilancio. Dove sono e che cosa intendono fare Regione Toscana e governo nazionale – chiede Benocci -? I lavoratori delle aziende in crisi e le popolazioni di aree fortemente disagiate non hanno bisogno di parole di solidarietà ma di azioni concrete e urgenti».