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FIRENZE โ La Toscana รจ stata la prima Regione italiana a dotarsi di una legge di riordino istituzionale per risolvere il nodo del riassorbimento delle funzioni e del personale delle Province. โSi tratta del piรน pesante riordino istituzionale degli ultimi decenniโ, ha spiegato lโassessore regionale alle riforme istituzionali Vittorio Bugli intervenendo in Consiglio regionale con una comunicazione sul tema.
โCi saranno cambiamenti enormi, ma proprio per questo rappresenterร una grande opportunitร per riavvicinare i cittadini alle istituzioni, semplificare la pubblica amministrazione, aumentarne la trasparenza e la produttivitร โ.
โI principi che ci hanno guidato in questo lavoro โ ha detto Bugli โ sono stati sussidiarietร , adeguatezza e differenziazione. Quello che ne deriva รจ la Regione di domani, una Regione che non sarร piรน solo ente di legislazione e programmazione ma anche ente gestore di molte funzioni, dallโagricoltura alla caccia e pesca, dallโambiente alla difesa del suolo, dalla formazione professionale alla realizzazione e manutenzione della viabilitร regionaleโ.
Parlando del riordino istituzionale e del futuro del personale delle Province, Bugli ha ricordato che entro il 31 di ottobre dovrร essere stabilito in via definitiva lโelenco del personale che transiterร dalle Province alla Regione.
Negli accordi definiti tra Province, Cittร metropolitana e Regione il personale interessato al trasferimento รจ di 990 unitร e comprende i dipendenti che si occupano di ambiente, agricoltura, formazione professionale, strade regionali.
Il riordino riguarda anche il trasferimento delle funzioni di agricoltura dalle Unione dei Comuni alla Regione.
Il trasferimento non riguarderร i dipendenti che cesseranno il servizio entro il 2016. Dunque chi andrร in pensione entro il 2016 resterร nel ruolo provinciale fino al pensionamento.
Le risorse attualmente disponibili per il trasferimento di funzioni dalle Province alla Regione sono 41,3 milioni (derivanti dalla somma dei circa 22 milioni che la Regione trasferiva alle Province e 18,8 milioni provenienti da entrate extratributarie). Queste risorse saranno sufficienti per coprire le spese del personale citato e per il trasferimento di ulteriori dipendenti provinciali con funzioni di supporto amministrativo. La selezione di questi ulteriori dipendenti avverrร su base volontaria tramite avviso giร pubblicato.
Restano da definire le questioni riguardanti la polizia provinciale e i servizi per lโimpiego. Riguardo a questi ultimi Governo e Regioni si sono impegnati a reperire le risorse necessarie per il personale a tempo indeterminato con questa suddivisione: 2/3 a carico dello Stato, 1/3 a carico delle Regioni e a sottoscrivere singole convenzioni tra ciascuna Regione e Ministero.
Per la polizia provinciale, invece, il decreto-legge 78/2015 prevede il passaggio del personale ai Comuni per le funzioni di polizia municipale, salvo il personale che la Provincia trattiene per lโesercizio delle sue funzioni fondamentali.
Eโ attivo un confronto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori per cercare di mantenere lโunitarietร del corpo provinciale e non disperdere il patrimonio di competenze e professionalitร acquisito dalla polizia provinciale in questi anni.