GROSSETO – Mentre si attende concretezza dalle manifestazioni d’interesse nei confronti dell’azienda Mabro, emergono anche perplessità a margine dell’incontro avvenuto questa mattina in Regione che, al di là delle aperture nei confronti di eventuali nuovi investitori, non è stato tutto rose e fiori. Vogliono soprattutto chiarezza i lavoratori, per una vicenda che negli ultimi mesi, al fronte di presunti interessamenti, si è sempre bloccato al cospetto del capannone di proprietà di Royal Tuscany.
«Non vogliamo che il nostro futuro sia legato al destino di un capannone e di un concordato con Royal Tuscany che rischia di diventare priorità rispetto ai posti di lavoro – dice Nadia Perino della Rsu Mabro -. Se questa vicenda risulta palla al piede è necessario trovare un’altra soluzione. In fin dei conti è stato fato presente che nell’area della Mabro ci sono altre strutture utilizzabili che hanno costi minori».
Intanto in vista della scadenza del bando di cessione, fissato per il 21 ottobre, è probabile che ulteriori sviluppi sulla vicenda vengano riproposti anche a Roma, al ministero, in un nuovo incontro necessario a fare luce su possibili novità. Prima però, le Rsu e i lavoratori si troveranno in assemblea per relazionare sull’ultimo incontro avvenuto a Firenze. L’appuntamento è fissato per domani mattina, alle 10, nella sede della Cgil di Grosseto, in via Repubblica Dominicana.