GROSSETO – Una corona di alloro al monumento ai caduti, nel piazzale della Questura e poi la messa in Duomo. Si è aperta così, a Grosseto, la festa del patrono della Polizia, San Michele Arcangelo.
Il questore, Massimo Zanni, e il prefetto, Anna Maria Manzone, hanno accompagnato i due agenti che hanno deposto a corona di fronte al cippo. Poi sono partite le note del silenzio militare. Dopo la deposizione della corona gli agenti si sono trasferiti in Duomo dove è stata celebrata la messa.
Nell’iconografia, orientale e occidentale, San Michele Arcangelo viene rappresentato come un combattente, con la spada o la lancia nella mano e sotto i suoi piedi il dragone, simbolo di satana, sconfitto in battaglia. Per i cristiani è considerato il più potente difensore del popolo di Dio, del bene contro il male.
Forse proprio per questo il 29 settembre del 1949 Papa Pio XII lo proclamò patrono e protettore della Polizia a indicare la lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni a protezione e servizio dei cittadini.