GROSSETO – Una rondine non ha fatto primavera. Dopo la bella vittoria di misura con il Rufus di San Vincenzo, a gennaio terzo in classifica, il Futura Grosseto rugby club ha inanellato tre sconfitte, l’ultima delle quali domenica scorsa in casa con l’Orvietana rugby per 42 a 5.
Squadra fisica e di esperienza, l’Orvietana ha messo sotto i ragazzi biancorossi soprattutto grazie ad una collaudata coppia di mediani che hanno fatto la differenza. Il numero dieci ospite, soprattutto, è riuscito a mettere sistematicamente in difficoltà la difesa biancorossa con calci di spostamento potenti e precisi.
Il Futura rugby club, d’altra parte, non era arrivato alla partita nelle migliori condizioni. Tra infortuni e assenze per motivi di lavoro, infatti, mancavano praticamente tutti gli uomini di prima linea della squadra, salvo il tallonatore, così che si è giocate con mischie “no contest”, e l’arbitro non ha potuto che dare partita persa a tavolino al Grosseto. Nel rispetto dello spirito del rugby le due squadre hanno comunque disputato la partita.
L’Orvietana ha subito messo in chiaro le cose, approfittando anche del maggior peso dei propri uomini di mischia, chiudendo il primo tempo con quattro mete segnate. Il Futura dava il meglio di sé proprio nel secondo tempo tirando fuori il carattere e combattendo su ogni pallone, fino a segnare una bella meta con l’ala Guidarini dopo che un paio di buone azioni alla mano non avevano portato punti. Nel finale i biancorossi cedevano sul piano fisico e subivano altre mete.
«Quest’anno le cose vanno così – spiega il presidente Andrea Benvenuti – e onestamente certi risultati ci stanno tutti. Abbiamo scelto di partecipare ad un girone di squadre esperte con una squadra giovanissima e paghiamo lo scotto del noviziato. Tuttavia abbiamo impostato un lavoro a medio termine e non abbiamo l’ansia del risultato, anche se dai ragazzi mi aspetto più carattere in campo. Ad ogni modo grazie agli sponsor Futura, Tecna e AP21, stiamo lavorando anche con le scuole e abbiamo in corso una campagna di comunicazione per far conoscere la nostra squadra. Mentre gli allenatori Marioni e Turchi sono riusciti in pochi mesi a metter su un gruppo con più di venti ragazzini dagli 11 ai 16 anni. Insomma – conclude Benvenuti – non è un problema dover attendere risultati sportivi se siamo nel frattempo in grado di consolidare la società».