FOLLONICA – «Questa nuova autorizzazione all’inceneritore di Scarlino dimostra la lontananza dai territori e dai cittadini della politica regionale sui rifiuti». A parlare e commentare la decisione di Via e Aia all’inceneritore è Francesco Aquino ex consigliere comunale Pd a Follonica e ora nel gruppo misto.
«Senza porsi neppure per un attimo il problema di una protesta che ha visto sindaci di Follonica e Scarlino uniti insieme ai territori per chiedere di aprire il dialogo sulla riconversione dell’impianto di incenerimento – prosegue Aquino -, e dopo due sentenze del consiglio di stato che ammonivano le amministrazioni a non concedere autorizzazioni ad un impianto che ha potenziali “gravi conseguenze sulla salute degli abitanti” (parole dei Giudici, non mie). Lo stesso silenzio imbarazzato l’ho percepito dal segretario locale del PD, che sulla questione ha saputo soltanto schierarsi con le ragioni del più forte, senza neanche per un attimo fermarsi e riflettere sui perché di una battaglia che dura da vent’anni e che tiene unito un intero territorio».
«Difendere al tempo stesso la salute pubblica e tutelare anche i livelli occupazionali del polo è possibile aprendo un serio dibattito sulla riconversione dell’impianto considerando di ricomprendendolo nel piano regionale e convertirlo a selezione della r.u. per riassorbire i 60 lavoratori – continua la nota -. Quindi non è neppure vero che l’istanza occupazionale sia incompatibile con l’apertura di un nuovo e virtuoso ciclo dei rifiuti, che potenzialmente può creare molti posti di lavoro in più. La decisione che di fatto riapre l’impianto rappresenta un atto di forza sui sindaci e sui cittadini. Occorre che l’amministrazione comunale verifichi al più presto se ci sono le condizioni per un ricorso avverso all’autorizzazione. E ribadisco al sindaco il mio pieno appoggio come cittadino, medico e consigliere comunale in questa battaglia».