GROSSETO – Dura presa di posizione del vicepresidente toscano della Cia Enrico Rabazzi che non ci sta a stabilire una graduatoria di importanza tra le zone colpite dall’alluvione.
“Anche i cittadini colpiti dall’alluvione si distinguono in cittadini di serie A e di serie B a seconda di dove abitano: è una situazione paradossale e inaccettabile! Si intervenga con un piano serio di messa in sicurezza del territorio sennò sarà la fine dell’agricoltura”. Sono le parole durissime del Vicepresidente della Cia Toscana e Presidente della Cia di Grosseto Enrico Rabazzi di fronte all’ennesima alluvione che ha colpito varie zone della regione. Rabazzi punta il dito sul fatto che si senta parlare, anche a livello istituzionale, di certe zone mentre ci si dimentichi completamente di altre, altrettanto colpite, ma che evidentemente fanno meno notizia e guarda caso molte di queste zone sono agricole. “È l’ora di farla finita con questa politica dell’improvvisazione e degli interventi tampone si metta mano subito ad un piano serio di messa in sicurezza del territorio che permetta di difendere anche le zone a vocazione agricola. Invitiamo la Regione ad intervenire subito e bene o, in alternativa ci rivolgeremo alle istituzioni nazionali per far sentire la nostra voce. Le zone agricole e i territori rurali, se colpiti dall’alluvione fanno meno notizia e forse, viene da pensare, portano meno voti ma dalla loro salvaguardia passa il futuro della nostra agricoltura e di tutta la nostra economia”.