MONTE ARGENTARIO – «Il Bilancio di previsione 2015 ed il bilancio triennale 2015-2017 ci mostrano come la politica venga vista da quest’amministrazione come una manutenzione al ribasso della cosa pubblica o al massimo come un miglioramento estetico dello status quo». A parlare è il Pd di Monte Argentario.
«Si rimandano alcune opere più importanti, stranamente, a ridosso delle elezioni, per mostrare a quel punto le proprie incoerenti capacità per averle lasciate marcire in stato di abbandono per 8 anni (l’ex Asilo Ricasoli a Porto Ercole ne è l’esempio più lampante) – prosegue la nota del Partito democratico -. Un Comune che non è in grado di prevedere per il futuro più prossimo un euro per opere pubbliche sostanziali, è un Comune allo sbando».
«I PRG dei porti? Il campo sportivo di Terra Rossa? L’eliporto? È possibile che non si riesca a guardare al di là del proprio naso e si possano lasciar marcire progetti e realizzazioni fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio – si chiede il Pd -? E poi interventi iniziati e mai portati a compimento, come il casottino dell’ex Agip su via Barellai, oppure i tempi persi dietro idee malsane ed irrealizzabili di grandi porti turistici pensati su insenature prive di misure urbanistiche adeguate alla reale accoglienza e al loro sviluppo, e poi la riqualificazione di via Roma a Porto S. Stefano ormai miseramente abbandonata sul fondo di un cassetto. A noi cittadini questo tempo perso ed i soldi buttati chi ce li darà indietro?».
«Ma del resto che ci si vuole aspettare da un’amministrazione priva di idee che è autoritaria ma non autorevole, persino sul 1° canale nazionale sa parlare solamente del marcio presente nel suo Comune invece di invitare ad apprezzare ed approfondire la reale conoscenza delle beltà del nostro territorio. Sopportare le ripicche e le pensate estemporanee del nostro sindaco ormai è un esercizio di training autogeno di routine per ogni cittadino, come purtroppo anche convivere col lerciume e la noncuranza dei nostri paesi che – conclude il Pd – ormai versano in uno stato di totale vuoto amministrativo».