GAVORRANO – A otto mesi dall’inizio della legislatura Antonio Melillo (nella foto da sinistra insieme al coordinatore di Gente Comune Emanuele Cascioli), 42 anni, consigliere comunale eletto nella lista Centrosinistra Gavorranese e rappresentante del comitato cittadino “Gente Comune”, traccia un bilancio della sua esperienza in politica a partire dalla sua candidatura, il suo ingresso nella politica attiva.
Come è nata la sua candidatura?
«Io nasco parallelamente alla nascita del Comitato Gente Comune e fin dall’inizio ho sposato in tutto e per tutto l’ideologia ed i principi che grazie al Comitato volevamo far rinascere nel nostro territorio. Principi che per noi sono di fondamentale importanza, come la socialità, la solidarietà, la partecipazione attiva nella vita Comunale sia essa politica che amministrativa. Vorremmo cercare, nonostante tutte le difficoltà, di riavvicinare la gente alla Politica dimostrando con fatti concreti, che la Politica sana non è un qualcosa da odiare e da cui scappare, ma bensì qualcosa di necessario per poter Amministrare i territori».
Il Comitato Gente Comune ha recentemente festeggiato il primo anno di vita. Come giudica questi primi 12 mesi di attività?
«Posso parlare senza ombra di dubbio di un anno positivo. Il Comitato è riuscito a portare tre dei suoi candidati all’interno dell’Amministrazione Comunale e si è adoperato nel sociale con una serie di iniziative che sono state apprezzate da tutta la popolazione. Il nostro manifesto di presentazione parlava chiaro: restituire la sovranità al popolo, cosi da far partecipare tutti alla vita del proprio Comune. Il nostro impegno sarà sempre un punto focale del nostro “modus operandi”. Tutto questo agendo in sinergia con la politica e i partiti. Non vogliamo delegittimare i partiti, vogliamo solamente provare a cambiare le dinamiche che fino a poco tempo fa esistevano, e grazie alle quali la gente si è allontanata sempre più dalla politica».
Lei è alla sua prima esperienza in politica, come la vive e come l’ha vissuta fino ad ora?
«Nonostante i miei 42 anni non avevo alcuna esperienza politica passata, ma ho deciso comunque di intraprendere questo percorso politico e amministrativo, per poter riuscire ad agire sulle problematiche direttamente dall’interno. Devo dire che l’impatto iniziale non è starto facile. Vuoi per la pochissima esperienza,vuoi per l’imbarazzo di trovarsi a fare politica con personaggi che della politica locale sono stati gli attori principali degli ultimi trent’anni. Ma è proprio grazie all’apporto di queste persone, e alla loro esperienza e conoscenza della materia, che noi “giovani” in pochi mesi siamo riusciti a fugare i nostri dubbi, così da partecipare a tutta l’esperienza e la gestione del nostro Comune. Abbiamo poca esperienza, ma abbiamo un grande vantaggio: siamo “vergini della politica” e quindi non riconducibili alle dinamiche ottuse e ormai obsolete di cui parlavo prima. Qualcuno ci taccia di svolgere solo la funzione di cosiddetti “consiglieri paletta”, e cioè di coloro che alzano la mano per votare e nulla di più. Vorrei smentire questa affermazione, dicendo che il nostro impegno all’interno della maggioranza è un impegno attivo e concreto. Partecipiamo in tutti i tavoli di discussione riguardanti le problematiche del nostro territorio, portando idee propositive e stando sempre attenti ad osservare con l’ottica del cittadino».
Che cosa intende per impegno attivo e concreto?
«All’interno dell’amministrazione facciamo la nostra parte in maniera silenziosa, ma concreta e propositiva. Ci preme cercare di risolvere e di arginare una serie di problematiche sociali, che stanno flagellando il nostro territorio. Vorrei ricordare l’impegno che personalmente ho assunto nel fronteggiare la dipendenza in toto, ma specificatamente nei giochi d’azzardo i cosiddetti “mangia soldi”. Ho presentato una mozione specifica circa un mese fa sulle lotterie al consumo, sulla quale intendo non abbassare la guardia e sulla quale grazie anche all’aiuto del Sindaco Borghi e con l’ausilio e la consulenza dell’Assessore al Comune di Empoli Filippo Torrigiani, vorrei approfondire nei prossimi. Vorrei ricordare a tal proposito che proprio in questi giorni il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha insignito l’Assessore Filippo Torrigiani dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica, in virtù dell’impegno e dei risultati ottenuti nella lotta alla dipendenza da gioco d’azzardo».
Anche la Tossicodipendenza è un grave problema per il territorio di Gavorrano. Che cosa ne pensa?
«Poco si è fatto per sensibilizzare la popolazione ed è per questo che approfitto di questa intervista per lanciare un appello a tutte le altre forze politiche, dicendo di concertare tutti insieme un piano di sensibilizzazione e di prevenzione, agendo tutti in sinergia. Solo con la partecipazione di tutti indistintamente dall’appartenenza politica potremmo sperare di arginare certi mali».
Durante questi otto mesi ha presentato una mozione sui costi della scuola pubblica?
«Ho presentato una mozione per chiedere espressamente al Governo di poter introdurre una detrazione fiscale sull’acquisto dei libri di testo e di tutto il materiale necessario all’adempimento scolastico. Essendo anche io genitore di due bambini, uno dei quali in età scolare, mi sono accorto quanto tali spese influiscono sul budget delle famiglie. Il governo già in altri ambiti prevede sgravi fiscali addirittura fino al 55 %, non vedo perché non estenderli anche all’acquisto del libri di testo scolastici. Credo che la cultura vada garantita a prescindere dalla condizione sociale di un alunno e del suo nucleo familiare. Solo garantendo a tutti il diritto allo studio, riusciremo in concreto a svilupparci e a crescere socialmente».
Parliamo di attualità. Tra pochi giorni, il 28 di febbraio, la Corte d’Appello dovrebbe esprimersi sul “caso ineleggibilità” e di conseguenza sul futuro del sindaco Massimo Borghi. Quale sarà il futuro di Gavorrano?
«Il 28 ci sarà la sentenza che tutti attendiamo e per la quale tutti trepidiamo. Certo è che non sarà una sentenza a toglierci la voglia e l’entusiasmo di proseguire nel nostro impegno. Staremo a vedere quale saranno gli scenari che si presenteranno, ma comunque vada noi saremo pronti ad onorare l’impegno preso con i nostri elettori e ad appoggiare, qualora la sentenza fosse negativa, il Sindaco Borghi nella sua terza candidatura. Il Comitato Gente Comune è nato per stare al fianco del proprio Sindaco e ci rimarrà sia nel bene che nel male».