TALAMONE – Aumentano la sicurezza e l’attenzione nei controlli sulle coste di tutta la Maremma grazie al nuovo servizio con le moto da acqua che la Polizia di Stato ha deciso di migliorare ed implementare a partire da questa stagione estiva 2015.
Due fiammanti Yamaha FX 1000, della potenza di 165 cavalli ciascuna, moto che sull’acqua possono raggiungere la velocità di 60 nodi, sono giunte da poco in dotazione alla squadra nautica della polizia, di stanza a Talamone, da dove verranno spostate per i vari servizi e bisogni che si manifesteranno durante l’estate. Nella nuova immagine della Polizia di Stato in mare, infatti, queste ultime assumono una forte valenza progettuale, nata da una intuizione dell’attuale vice questore vicario di Grosseto, dottoressa Luisa Cavallo, che nel 2008, unitamente ad un piccolo numero di operatori, provenienti dalle squadre nautiche della Polizia di Anzio, Palau, Pescara e Palermo, lanciò un progetto di prossimità che negli anni si è rivelato vincente.
E’ già il terzo anno, infatti, che i mezzi bianchi e blu della Polizia operano in Maremma dove, visto il successo degli interventi dello scorso anno, da quest’anno allargheranno il loro raggio di azione per servizi di pattugliamento molto più peculiari e mirati.
Appare chiaro, infatti, che lo sviluppo di un valido esercizio di “polizia di prossimità”, deve essere svolto con mezzi che permettono spostamenti veloci, facilità di manovra e, soprattutto, la possibilità di operare sotto costa senza dover incorrere nelle limitazioni strutturali delle classiche motovedette. In questo momento, i due bolidi del mare, stanno svolgendo servizio alle regate in programma al Monte Argentario, dopo di che verranno spostate in base all’occorrenza per finire poi nel porto di Talamone dove, da quest’anno, svolgeranno servizio di pattugliamento lungo le coste dell’Uccellina ed in tutta la baia tra Porto Santo Stefano e l’Argentario. Una attività preziosa, visto l’afflusso delle imbarcazioni da diporto, che riguarderà non solo l’attività di controllo delle attività di navigazione ma anche gli eventuali soccorsi in mare e, perché no, potenziali e repentini interventi di ordine pubblico sugli arenili dove, via terra, sarebbe più difficile e lungo arrivare. Infatti il servizio è strutturato in modo da garantire la vicinanza della Polizia di Stato al cittadino, soprattutto nella fascia costiera compresa da 0 a 500 metri dalla riva, dove per altro avvengono il maggior numero di incidenti in acqua.