ISOLA DEL GIGLIO – È della piccola Dayana Arlotti, la bambina di cinque anni dispersa nel naufragio della Concordia, uno dei tre corpi recuperati sul ponte quattro della nave da crociere dai Vigili del fuoco. Gli altri cadaveri sarebbero quello di una donna e di un uomo, entrambi ancora da identificare. In tarda mattinata, grazie ad uno screening fatto nei giorni scorsi attraverso le testimonianze dei sopravvissuti che avevano indicato i punti dove si trovavano alcuni dispersi l’ultima volta che erano stati visti, i sommozzatori hanno individuato quattro corpi nella parte sommersa della nave. Sale dunque a 21 il bilancio delle vittime del naufragio della Costa Concordia, mentre sono ancora undici i passeggeri che mancano all’appello. Appena saputo del ritrovamento, la mamma di Dayana che si trovava in crociera con il padre e la nuova compagna di lui, è partita alla volta dell’Isola del Giglio, anche se per l’identificazione sui resti della bambina ci si affiderà alla prova del dna.
Sul fronte giudiziario, invece, si amplia il numero degli indagati: sono infatti in corso le notifiche per nuovi avvisi di garanzia oltre a quelli al comandante Francesco Schettino e al suo vice in plancia Ciro Ambrosio. Bocche cucite sul nome dei nuovi iscritti nel registro degli indagati, anche se non si esclude che si possa trattare di membri del personale di terra della Costa Crociere. Per questi ultimi potrebbero ipotizzarsi reati diversi da quelli contestati al comandante, ossia l’omicidio plurimo colposo, il naufragio, l’abbandono dei passeggeri e della nave. I nuovi indagati, tra l’altro, potranno partecipare all’incidente probatorio che si svolgerà il 3 di marzo al teatro Moderno di Grosseto nominando propri legali e consulenti di parte. In quell’occasione si procederà anche all’apertura della scatola nera della nave.