GROSSETO – «Dopo il subentro di due nuove consorzi di cooperative con sede fuori provincia nella gestione delle Rsa di Villa Pizzetti (Grosseto), San Giovanni (Scansano) e Marina di Levante (Follonica), tutti i 95 lavoratori precedentemente impiegati da cooperative locali hanno mantenuto il proprio posto di lavoro, con il riconoscimento dell’inquadramento e dei livelli contributivi. Risultato tutt’altro che scontato».
A darne notizia è la segretaria della Funzione pubblica di Grosseto, che nelle ultime settimane ha seguito la trattativa aziendale a conclusione del percorso per il trasferimento del personale tra le imprese che si sono alternate nella gestione di alcune importanti residenze sanitarie per anziani della provincia di Grosseto.
«Ogni cambio di gestione – aggiunge nella sua nota la segreteria provinciale della Funzione pubblica – ripropone ai lavoratori e alle lavoratrici la preoccupazione di mantenere il posto di lavoro alle condizioni contrattuali conquistate. Spesso, infatti, l’aggiudicazione degli appalti avviene attraverso il criterio dell’offerta economica più vantaggiosa, che per quanto non significhi l’offerta più bassa, spinge comunque le imprese a farsi concorrenza sui prezzi e quindi sui costi del personale.
Nel corso del confronto con le aziende subentranti (grandi consorzi d’imprese cooperative con sede al di fuori del nostro territorio) la Fp Cgil si è fatta promotrice anche del mantenimento dei diritti dello Statuto dei lavoratori rispetto ai licenziamenti. Riuscendo per lo meno con una delle due cooperative a fare riassumere il personale senza il ricorso al contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs Act, che di fatto dà mano libera ai datori di lavoro nei licenziamenti individuali e collettivi. Un risultato – conclude la segreteria – che dimostra come la contrattazione sindacale, quando si hanno di fronte interlocutori affidabili, costituisca ancora la migliore garanzia per tutelare i diritti dei lavoratori».