GROSSETO – Serata Clorofilla al Cassero di Grosseto con “N-Capace”, opera prima di Eleonora Danco che sarà presente in sala e debutto dei laboratori creativi per bambini organizzati da Officucine Doppio Zero e a cura dell’Associazione Kontrosenso. È il menu proposto da Muramonamour per oggi, domenica 21 giugno, al Cassero di Grosseto.
Dalle 19 aprono come ogni sera bar e punto ristoro del Cassero. Ma domani ci sarà in più una novità, i laboratori per bambini “Che pizza! I bambini non si annoiano” organizzati da Officucine Doppio Zero e a cura dell’Associazione Kontrosenso. I laboratori – gratuiti – saranno proposti a partire dalle 19 e anche durante la proiezione del film delle 21,45. In programma giochi “vecchio stile” e laboratori creativi in cui verranno utilizzati materiali di comune reperibilità o di riciclo, con proposte diversificate a seconda delle età dei piccoli partecipanti, a cura dell’associazione Kontrosenso. E mentre i più piccoli si divertono anche i genitori potranno godersi meglio la serata e il film.
Alle 21,45 sul grande schermo dell’arena cinematografica del Cassero il Clorofilla Film Festival propone il film “N-Capace” di Eleonora Danco. Presente in sala prima e dopo la proiezione la regista che sarà intervistata dal giornalista Norberto Vezzoli. Eleonora Danco, una lunga carriera da attrice e autrice teatrale alle spalle, approda al cinema con quest’opera prima che ha ideato, scritto, diretto e co-interpretato e che sta riscuotendo grandi consensi nella critica e nei festival. Il film “N-Capace” è infatti candidato ai Nastri d’Argento e ha vinto due menzioni al Torino Film Festival convincendo la giuria presieduta dal regista Ferzan Ozpetek.
In “N-Capace” Eleonora Danco, dopo la morte della madre, interroga il nostro Paese concentrandosi sui suoi due estremi anagrafici: da un lato i giovani e giovanissimi, dall’altro i vecchi e vecchissimi. Le sue domande riguardano i grandi temi della vita – a cominciare dalla morte e dalla possibilità che esista un aldilà – ma anche i problemi della contemporaneità, raccontati nel loro divenire. Così la violenza domestica ritorna nelle parole di un’anziana picchiata per una vita dal marito e in quelli di una ragazza che conosce coetanee malmenate dai fidanzati; la questione del lavoro parte dallo sfruttamento minorile raccontato da un’anziana e atterra alla pizzeria dello zio dove un ragazzo presta servizio dopo la scuola. In mezzo, naturalmente, ci sono tutte le facce contemporanee della disoccupazione giovanile. Le domande della Danco portano l’eco delle inchieste pasoliniane La regista e autrice colloca i suoi intervistati in luoghi insoliti, creando attorno a loro una coreografia surreale che ha l’effetto di ottenere dai “soggetti” una verità meno condizionata dalla presenza della cinepresa. I suoi interrogativi assumono il ruolo di una sfida soprattutto nei confronti della figura paterna e assottigliano il confine fra curiosità e provocazione.
Quel che emerge è un ritratto della contemporaneità in cui passato e presente rivelano una insospettabile continuità (per lo più in negativo) ma anche quel gap nella trasmissione del sapere (anche solo contadino) che ha lasciato un vuoto cosmico nella percezione di sé e del mondo fra i più giovani.
Ingresso al film 5 euro con possibilità di sottoscrivere in biglietteria abbonamenti ad hoc per l’intera stagione di Muramonamour. Info www.muramonamour.com e pagina Facebook Muramonamour.