ALBERESE – “Il tesoro di Alberese. Un ripostiglio di fiorini d’oro del XIII secolo”: questo il titolo del libro che sarà presentato venerdì 19 giugno alle 17.30 alla villa granducale di Alberese.
L’evento è organizzato dalla Tenuta di Alberese con la partecipazione della Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, dell’Ente Parco della Maremma e del Comune di Grosseto.
A illustrare il tesoro e la sua storia saranno gli autori Massimo De Benetti (curatore del volume) e Roberto Farinelli (docente di archeologia cristiana e medievale all’università di Siena).
Frutto di un lungo e paziente lavoro di ricerca il libro ripercorre la storia del tesoro di 76 fiorini d’oro del tempo di Dante, come scrissero i giornali dell’epoca, riportato alla luce nel 1932 a poca distanza dalla villa granducale. In quegli anni i lavori di bonifica e di messa a coltura di nuove terre avviati dall’Opera Nazionale Combattenti e dal Genio Civile stavano dando al territorio di Alberese quella forma, quell’immagine che si è preservata fino ai giorni nostri. E fu proprio una squadra di operai della tenuta a veder affiorare dal terreno, dopo secoli, quei piccoli tondelli di metallo prezioso. I documenti dell’epoca rintracciati negli archivi permettono di tessere un quadro ben preciso delle vicende e dei personaggi legati a questa scoperta, ricostruendo per certi aspetti ciò che potrebbe apparire quasi la trama di un romanzo: i braccianti provenienti dall’Amiata, il caposquadra che li sorvegliava, i Carabinieri che piantonarono il luogo, lo scoop del giornalista del Corriere della Sera e il Soprintendente che probabilmente sobbalzò sulla sedia quando dalle pagine del quotidiano apprese dell’avvenuta scoperta.
Per informazioni si può contattare il numero 329/2603794 o l’indirizzo di posta elettronica: agriturismo@alberese.com.