GROSSETO – È in programma sabato 6 giugno, a partire dalle 9, nella sala Pegaso del palazzo della Provincia a Grosseto, il convegno dal titolo “La conservazione de lupo e la prevenzione/riduzione delle predazioni in provincia di Grosseto”. Organizzato da Regione, Provincia e Asl 9, in collaborazione con l’Ordine dei veterinari di Grosseto, ha l’obiettivo di fare il punto della situazione, valutando i risultati delle azioni congiunte messe in campo per ridurre il fenomeno delle predazioni alle greggi.
L’incontro è rivolto in particolare ai veterinari del Servizio sanitario regionale e ai liberi professionisti delle province di Grosseto, Siena e Arezzo, alle Forze di polizia con funzioni di tutela ambientale.
È prevista, peraltro, la partecipazione del professor Luigi Boitani, dell’Università LA Sapienza di Roma, uno dei massimi esperti del lupo a livello nazionale e internazionale, insieme a operatori del settore che esporranno i metodi di prevenzione per ridurre le predazioni; in particolare l’utilizzo dei cani da guardiania e la loro corretta gestione, anche da un punto di vista sanitario. Saranno, inoltre, presentati i risultati dei progetti “Life Ibriwolf”, finalizzato alla riduzione della perdita del patrimonio genetico del lupo, e “Medwolf” sulle pratiche di conservazione del lupo nelle aree mediterranee.
Come spiegano gli organizzatori: «Il recupero dell’originario areale del lupo negli ultimi decenni, grazie alle azioni di tutela messe in campo fin dagli anni ’70, ha innescato nuovamente le antiche dinamiche conflittuali con le attività antropiche, in particolare con l’allevamento degli ovini, soprattutto nelle regioni dove la pastorizia è tutt’oggi una realtà zootecnica importante.
In questo contesto si colloca il Piano regionale 2015-2017 “La conservazione del lupo e la prevenzione/riduzione delle predazioni”, promosso e finanziato dalla Regione Toscana (delibera di Giunta 354/2014, ndr) e relativo al polo zootecnico regionale rappresentato dalle province di Arezzo, Siena e Grosseto, dove la pastorizia è ancora fortemente praticata».
In provincia di Grosseto, in particolare, il Piano prevede una serie di azioni che affrontano il problema delle predazioni contemporaneamente su più fronti, che ad oggi ha prodotto
una convenzione tra Dipartimento della Prevenzione della Asl 9 e Ordine dei veterinari di Grosseto, per eseguire, negli ambulatori dei veterinari che hanno aderito all’iniziativa, 100 sterilizzazioni gratuite di cani da guardiania e da conduzione delle greggi e 200 sterilizzazioni a tariffe agevolate per gli altri cani che vivono in ambiente rurale; una convenzione tra Dipartimento della Prevenzione e Ordine dei veterinari di Grosseto, per l’identificazione e l’iscrizione gratuita di 300 cani, che vivono in ambiente rurale, all’anagrafe canina. La precedenza verrà data ai cani delle aziende delle zone maggiormente colpite dalle predazioni; un servizio di cattura di canidi vaganti affidato a una ditta specializzata; sono già stati attivati i siti di cattura nelle zone identificate ad alto rischio per le aggressioni alle greggi; il coordinamento delle attività di sorveglianza da parte di Forestale, Polizia provinciale e municipale, Guardie ambientali volontarie per il controllo della corretta gestione dei cani in ambiente rurale, oltre al monitoraggio delle discariche abusive, della corretta gestione di quelle autorizzate, delle pertinenze degli stabilimenti che producono alimenti e delle isole ecologiche, che fungono da punti di attrazione per cani randagi e vaganti; l’istituzione del Registro provinciale degli eventi predatori alla zootecnia; una campagna di comunicazione, in collaborazione con le Associazioni animaliste e ambientaliste, per promuovere la corretta gestione dei cani in ambiente urbano e rurale; la collaborazione con le Associazioni di agricoltori per individuare le aziende interessate alla campagna straordinaria di sterilizzazione e di identificazione dei cani in ambiente rurale e per promuovere l’utilizzo del cane da guardiania, come strumento di prevenzione delle predazioni.
In questo contesto, aggiungono gli organizzatori “il veterinario è la principale figura professionale che può svolgere un ruolo chiave per facilitare la coesistenza delle attività antropiche con la presenza del lupo”.
Questo il programma
9-9.30 – apertura dei lavori, a cura del presidente dell’Ordine dei medici veterinari di Grosseto, Roberto Giomini e del direttore del Dipartimento della Prevenzione della Asl 9, Paolo Madrucci;
9.30-10.15 – “Il Piano provinciale del randagismo e le prime azioni di implementazione”, a cura di Anna Bocci (Progetto Life Ibriwolf);
10.15-11 – “Dal Progetto Life Medwolf al Piano operativo regionale per la conservazione del lupo e la prevenzione/riduzione delle predazioni”, a cura di Adriano Argenio (Asl 9 Grosseto);
11.15-12 – “La conservazione del lupo in Italia”, a cura di Luigi Boitani (Università La Sapienza):
12 -12:45 – “Strumenti di prevenzione delle predazioni da canidi a danno delle aziende zootecniche”, a cura di Duccio Berzi (Consulente del Progetto Life Medwolf);
12:45 -13:30 – “Esperienze di gestione dei cani da guardiania in Maremma”, a cura di Luisa Vielmi (Progetto Life Medwolf).